Quella di Miuccia Prada e Raf Simons è un’asserzione del ruolo primario degli abiti. La collezione uomo firmata dal duo creativo per l’autunno/inverno 2023 rappresenta infatti un’esplorazione dei fondamenti della moda.
La sfilata parte da un presupposto: le proporzioni possono trasformare la percezione. A comunicarlo è innanzitutto la sala del Deposito di Fondazione Prada all’interno della quale si è tenuto il défilé, concepita dallo studio AMO per rivelare l’involucro reale dell’edificio e alterarne le dimensioni con un soffitto che si alza e si abbassa lentamente trasformando lo spazio da intimo a esteso.
Anche se in modo diverso, lo stesso tema fa eco ai capi stessi, che si allungano e si accorciano mutando significato e identità con un piccolo gesto. In questo processo non c’è spazio per i dettagli superflui e i volumi si avvicendano passando da un estremo all’altro in un’architettura sartoriale che vanta silhouette di volta in volta enfatizzate o attenuate.
Prada riesce dunque a far coesistere l’esagerazione con la semplicità in un piacevole contrasto che reinterpreta la tradizione, come dimostrano i colli allungati poggiati su blazer minimali, le borse simili a delle taniche e i look che abbinano pantaloni slim a top fatti della stessa materia dei cuscini.