Può una metropolitana diventare un museo?

Se la metropolitana di Milano è un esempio virtuoso di design, quella di Napoli è un inno all’arte contemporanea. Le sue fermate sono note come “Stazioni dell’Arte” e, tra banchine e scale mobili, ospita più di 250 installazioni artistiche site-specific. 

L’ambizioso progetto è stato avviato nel 2001 sotto il coordinamento artistico di Achille Bonito Oliva e, oltre a porre in primo piano il contributo di artisti di fama internazionale, ha affidato a noti architetti la progettazione delle nuove stazioni della mobilità sotterranea.

Stazione Toledo

Completata nel 2012 su progetto dell’architetto Oscar Tusquets Blanca, la stazione Toledo è certamente la più scenografica e suggestiva. Protagonista dello spazio è “Crater de luz”, il cono mosaicato che dal livello stradale giunge alla hall posta a 40 m di profondità.

Stazione Università

Altrettanto impattante è Università, la stazione firmata dall’eclettico designer Karim Rashid. Con le sue inconfondibili immagini pop-psichedeliche gioca su effetti percettivi tridimensionali e completa gli spazi grazie a sculture dal sapore futuristico.

Stazione Garibaldi

La stazione Garibaldi, invece, è caratterizzata dalle installazioni di Michelangelo Pistoletto, che riprende la fortunata serie dei “Quadri specchianti”. Questa volta, però, le figure serigrafate sull’acciaio riflettente appartengono ai passeggeri della metropolitana.

Stazione Vanvitelli

A Vanvitelli è la volta di Mario Merz e della sua spirale al neon applicata sulla volta che sovrasta le scalinate d’accesso. Si tratta di una delle numerose opere che, a partire dalla fine degli anni ’60, l’artista incentrò sulla rappresentazione della serie di Fibonacci.

Stazione Municipio

Sobria ed essenziale si presenta la stazione Municipio, progettata dai celebri architetti portoghesi Álvaro Siza ed Eduardo Souto de Moura. L’intervento architettonico si sviluppa secondo linee rigorose e comprende finiture a contrasto in pietra lavica e intonaco bianco.

Stazioni Museo e Dante

Di pari qualità architettonica sono le due stazioni di Gae Aulenti: Museo e Dante. Quest’ultima accoglie il contributo di Jannis Kounellis, un’opera di grande formato che, attraverso l’utilizzo di lamiere, putrelle, e capi d’abbigliamento, affronta il tema del viaggio.

Stazione Salvator Rosa

Unica nel suo genere è la stazione Salvator Rosa, progettata dall’Atelier Mendini e inaugurata nel 2001. Con opere realizzate da artisti come Mimmo Paladino, Enzo Cucchi e Riccardo Dalisi, è un traboccante contenitore d’arte suddiviso tra interno ed esterno.