L’ingresso di Jordan nel mondo del calcio, grazie all’accordo esclusivo di collaborazione con il PSG, ha rivoluzionato l’estetica calcistica.
Il marchio di Michael Jordan è ovviamente nato col basket ma rapidamente si è espanso anche nel golf, nel baseball e, più recentemente, nel football americano. Insomma, mancava il calcio per conquistare ancora più pubblico. Allo stesso tempo, il PSG voleva imporsi come il club più forte al mondo dal punto di vista fashion. Un connubio perfetto.
Le due parti hanno creato prima una terza maglia, poi sono passati ai kit speciali, alle maglie away e, infine, il Jumpman ha conquistato il posto sulla maglia casalinga di una squadra di Champions League, un traguardo impensabile fino a pochi anni prima.
Molti tifosi storici hanno criticato la partnership, dicendo che le scelte estetiche di Jordan non rispettavano l’heritage del club. Il grande pubblico invece ha accolto la collaborazione acquistando spasmodicamente le maglie e soprattutto le enormi collezioni lifestyle a esse associate.
Dalla stagione 2022/23 l’accordo di Jordan con il PSG scadrà. O meglio, scadrà l’esclusività con la squadra di Mbappé. Quale sarà quindi il futuro del marchio di Michael Jordan nel calcio?
Il successo commerciale è stato grande ma tra problemi di produzione dovuti al Covid e costi dei diritti d’immagine, pare che Jordan non voglia rinnovare l’accordo. Non vuol dire però che debba privarsi del calcio. Voci parlano dell’ingresso nella più remunerativa Premier League, possibilmente al fianco del Liverpool.