Sin dallo scorso secolo, l’acqua sembra essere una delle scelte più d’impatto per l’artwork di un album. In particolare, in questi ultimi anni, sono sempre di più gli artisti che scelgono di collegare lo stesso composto chimico sia al concept che all’estetica dei loro progetti, dando subito l’idea di cosa aspettarsi all’ascolto.
Di seguito vedremo degli esempi, dai più vecchi ai più recenti che, come vedremo, sono sempre di più. Tra i più storici e importanti ci sono sicuramente “Nevermind” dei Nirvana e “Like Swimming” dei Morphine. Poi, negli utlimi 10 anni, nella scena Hip Hop/R&B sono arrivati una serie di album che vedono l’acqua come protagonista, sia come concept che come semplice effetto visivo.
Nirvana – Nevermind (1991)

Non possiamo non partire con una delle copertine più iconiche della storia della musica: “Nevermind” dei
Nirvana. Concepita da Kurt Cobain, con la direzione artistica di Robert Fisher, la particolarità di questa
copertina è la scelta di utilizzare un bambino nudo: ritenuta da subito controversa, ma attualmente accettata per via della sua importanza e iconicità che la rendono immortale.
Morphine – Like Swimming (1997)

6 anni dopo, lo stesso Robert Fisher, crea la copertina di un altro importante album e ancora una volta l’acqua è l’elemento principale, seppur l’artwork sia più minimalista del precedente.
Mick Jenkins – The Water(s) (2014)

Negli ultimi 10 anni, il primo da citare è proprio “The Water” di Mick Jenkins. La particolarità di questo album, dal mood chill, è che alcuni beat sembrano davvero stati concepiti sott’acqua. Le sensazioni trasmesse dalla copertina vengono quindi riprese durante l’ascolto.
Thundercat – Drunk (2017)

Nel 2017, è il produttore Thundercat ad utilizzare l’acqua come visual per il suo importantissimo album
“Drunk”, che vede la partecipazione di artisti come Kendrick Lamar, Wiz Khalifa e Pharrell Williams.
Gunna – Drip or Drown 2 (2019)

Nel 2019, abbiamo una doppia uscita: prima Gunna, che pubblica il sequel di “Drip Or Drown”, dove l’acqua riprende il termine continuamente ripetuto «to drip», ovvero «sgocciolare», utilizzato come termine per esaltare outfit, collane e orologi diamantati, un po’ in sostituzione all’ormai caduto in disuso «swaggare».
Tredici Pietro – Assurdo (2019)

In seguito, abbiamo la prima uscita italiana recente da citare: “Assurdo” di Tredici Pietro, che vede il rapper bolognese all’interno di una piscina, mostrando in un certo senso la velocità del successo ottenuto nell’anno precedente.
Baby Keem – The Melodic Blue (2021)

Una delle copertine più apprezzate negli ultimi anni è stata senza dubbio quella di “The Melodic
Blue”, album di Baby Keem. Oltre a dare un senso di solitudine e malinconia, questa copertina riesce a
trasmettere delle sensazioni perfettamente in linea con il sound dell’album, in particolare se parliamo di brani come “16”, “Issues” e “Lost Souls”.
Blanco – Blu Celeste (2021)

Quasi in concomitanza, lo stesso mese, esce l’attesissimo album d’esordio di Blanco: “Blu Celeste”. Ancora una volta il blu e ancora una volta l’acqua a dare sfondo all’immaginario dell’artista. Questa volta però il colore non è presente nella copertina, sostituito dalla scelta del bianco e nero.
Bresh – Oro Blu (2022)

Ancora in Italia, il 4 marzo 2022 esce “Oro Blu” di Bresh e qui torniamo a vedere l’acqua come concept dell’album. Fu il rapper stesso a parlarne, dicendo che il titolo «riprende la denominazione con cui è definita l’acqua quotata in borsa e sottolinea come anche le cose più necessarie hanno un prezzo».
Fabri Fibra – Caos (2022)

Poco tempo dopo, il 18 marzo, esce uno degli album più attesi degli ultimi anni: “Caos”, il ritorno di Fabri Fibra. A differenza degli altri casi, questo artwork vede la presenza dell’acqua solo in maniera marginale. È interessante però la scelta di utilizzare un ambiente così quieto come una spiaggia fuori stagione, quasi a contrastare lo stesso titolo dell’album.
Redveil – learn 2 swim (2022)

Un mese dopo, abbiamo invece un’altra uscita che mette l’acqua al centro: “learn 2 swim”. Recepito benissimo dalla critica, l’album del rapper 2004 Redveil riprende il concetto di nuotare per uscire dalle difficoltà, per il quale, sicuramente, è necessario citare “Swimming” di Mac Miller.
Nu Genea – Bar Mediterraneo (2022)

È giusto citare anche un album in cui l’acqua non è fisica, bensì disegnata: “Bar Mediterraneo” dei Nu Genea, duo Jazz-Funk italiano che si sta facendo conoscere sempre di più. Quest’album esce a maggio 2022, segnando quindi almeno la quarta copertina in due mesi in cui è presente l’acqua.
SZA – SOS (2022)

Infine, il 2022 si chiude in bellezza con una delle copertine che probabilmente diventeranno iconiche in futuro. SZA, in “SOS”, viene raffigurata ad ammirare un mare blu scuro dall’alto, riprendendo un iconico scatto della principessa Diana.