Tokyo. Shibuya è una delle zone più dinamiche della città e tra le più affollate della capitale giapponese, luogo sacro per lo streetwear. Aoyama, invece, è l’area dove sono concentrate le boutique di lusso. Esattamente nel mezzo di questi due distretti, in un vicolo tranquillo, appena fuori da Roppongi Dori, ha sede un edificio di quasi 60 anni. É dipinto di bianco e le insegne sembrano del tutto casuali. L’aspetto è così semplice e pulito che se non si prestasse attenzione si rischierebbe di non notarlo, se non fosse per la fila di innumerevoli sneakerheads che quotidianamente giungono da tutto il mondo e che conoscono bene la strada per raggiungere questo piccolo negozio che ad oggi rappresenta il Giappone nel mondo delle sneakers custom e che porta il nome di RECOUTURE.
Il proprietario, Shun Hirose, classe 1986, è figlio di una sarta riparatrice d’abiti. Dopo aver lasciato il college, dove al posto di seguire le lezioni lavorava sotto al banco la maglia a misanga (tecnica di intrecciamento), si dedica al lavoro in officina ed è qui che, circondato dai materiali pregiati, si specializza nella lavorazione della pelle, sviluppando una passione verace e un insaziabile spirito di ricerca verso l’universo sartoriale.
Dopo aver lavorato da un calzolaio poco più che ventenne, ha imparato da autodidatta come realizzare le scarpe mentre gestiva un negozio in franchising come artigiano e riparatore di tacchi e stivali. Dotato di solide capacità tecniche e senso del design, nel 2013 ha aperto in modo indipendente un negozio di riparazione “Kokubunji Shoes” a Kokubunji. Successivamente, e dopo due traslochi, il nome del negozio è stato cambiato in RECOUTURE.
Recouture non è una parola a caso, ma è stata coniata dallo stesso Hirose e rappresenta un neologismo che unisce il prefisso re e couture dalla parola haute couture. “Smonta, ripara, ricostruisci”, questo è il significato della nuova etichetta che ha lo scopo di evidenziare un concetto moderno che lega strettamente la riparazione alla personalizzazione.
La customizzazione della sneakers di Hirose può essere suddivisa sostanzialmente in due tipologie: personalizzazione della suola e personalizzazione della tomaia. Tutta la lavorazione è manuale. In laboratorio sono presenti tre artigiani, ma ci sono molti processi che solo Hirose può fare. I clienti si recano al negozio dopo aver disegnato un’immagine approssimativa del prodotto finito e poi, insieme al maestro, decidono i dettagli. Per Hirose, comunicare con il cliente faccia a faccia è di fondamentale importanza: lo ispira a proporre idee di personalizzazione specifiche che si adattano allo stile di vita del committente.
L’estetica di Hirose eleva istantaneamente il quotidiano sperimentale in termini di materiali e design. La raffinatezza delle sue realizzazioni è ciò che lo contraddistingue dai customizzatori convenzionali. La pelle che utilizza è una delle più pregiate del Giappone, la pelle tochigi, usata anche da Louis Vuitton ed Hermès. Questo materiale è essenziale per lui e non è disposto a compromessi. In Giappone, infatti, la lavorazione della pelle risale all’epoca dei samurai e l’intento di Hirose è quello di rendere estremamente contemporanea questa artigianalità millenaria. Un renouve del settore realizzato attraverso finiture impeccabili e solidità metodologica che aggiunge una tecnica innovante a garantire la leggerezza dei materiali. Recouture si occupa principalmente di riparare tomaie e suole, ma oltre a questo ci sono poche limitazioni su ciò che Hirose può creare con le sue mani. Aggiunge elementi sia high-tech che low-tech in una scarpa rendendola uniforme e fedele al modello originale. Estetica, colori, materiali e forma sono combinati perfettamente con una finitura commovente pronti a divulgare la loro forma d’arte e a far emergere una nuova ondata di personalizzazione composta da idee audaci e tecnologia elaborata. Una perfezione che non poteva non essere accolta entusiasticamente da tutti gli appassionati del settore.
Il successo di Hirose, infatti, è stato decretato direttamente dal pubblico, senza tecniche di lancio particolari o strategie di marketing, ma affidate ad un consiglio, che gli rese uno studente universitario assunto part-time quando gli suggerì di aprire un profilo Instagram. Da quando pubblicò la sua prima sneaker la risposta del pubblico fu dirompente: le sneakers personalizzate di Hirose sono diventate rapidamente popolari e ancora di più, all’estero. Dei 74.000 follower di Instagram, il 60% sono stranieri. Un artigianato così raro ha attirato addirittura l’attenzione del quartier generale di adidas, con cui ha instaurato un forte rapporto di collaborazione. L’anno scorso RECOUTURE ha lavorato insieme al brand tedesco e a mita sneakers, store giapponese, per rielaborare le adidas Campus 80s e quest’anno invece ha realizzato un rework su una delle silhouette di punta del brand: la Forum Low.
Il risultato sono state quindi due paia di adidas Forum Low personalizzate usando un metodo di cucitura utilizzato di solito sugli stivali. La pelle è sempre quella Tochigi ed è stata poi posta una cerniera per facilitare l’entrata e l’uscita del piede. Per ciascun paio sono stati necessari due giorni di lavoro ma per mettere insieme le idee c’è voluto più di una settimana.
Con Recouture siamo quindi di fronte a una vetrina immancabile dell’eccellenza e dell’originalità nipponica. Il loro proverbio è “chi viaggia con le scarpe d’oro può arrivare sino alla fine del mondo” e non sembra affatto esagerato.