Inaugurato nel 1915 e poi chiuso nel 2007, dopo 15 anni di inattività riapre a Bologna il Cinema Modernissimo, punto di riferimento per la città e per il mondo del cinema in generale, un luogo unico nel suo genere per storia, design e iconicità.
Tra i lavori di rinnovamento del centro città, nel 1912 viene approvato anche il progetto di costruzione di Palazzo Ronzani: il primo edificio in cemento armato di Bologna, concepito per ospitare magazzini, negozi ma soprattutto un teatro interrato. Il palazzo polifunzionale era “modernissimo” di nome e di fatto: oltre all’aspetto ingegneristico all’avanguardia, infatti, l’obiettivo era quello di assecondare i nuovi stili di vita e le abitudini dell’uomo moderno.
Dall’esterno, invece, Palazzo Ronzani spiccava nel centro medievale per il trionfo di stili differenti, un’armonia di decori rinascimentali e secessionisti affiancati a dettagli ispirati al tardo liberty francese. Negli anni ’30, la sala di proiezione cinematografica, collocata inizialmente al piano terra, viene spostata totalmente al posto del teatro sotterraneo: nasce così ufficialmente il “Cinema Modernissimo”.
Grazie al piano di Cineteca di Bologna e tre anni di cantiere, dal 21 novembre la sala sotterranea è tornata in attività, con una programmazione inaugurale di dieci giorni curata da ospiti come Wes Anderson, Jeff Goldblum e Paola Cortellesi. Il Modernissimo non è solo un capolavoro a livello architettonico, grazie al lavoro dello scenografo Giancarlo Basili, ma è anche dotato di tecnologie con la massima qualità acustica e visiva, per proiezioni sia in digitale sia in pellicola dai 16 ai 70mm.
Una struttura a due piani, 350 poltrone rosse, ciascuna attribuita a un importante personaggio del mondo del cinema, e motivi ornamentali che decorano tutta la sala: il Cinema Modernissimo è un gioiello, tutto italiano, da andare a vedere.