Il second hand ha successo e ormai in tanti vestono vintage. Grazie all’avvicinamento di molte star e celebrities come Rihanna al mondo del second hand, la presidente e co-founder di Vestiaire Collective, Fanny Moizant, ha annunciato qualche giorno fa che la piattaforma sta spopolando anche in Asia dove il vintage era considerato molto poco chic fino a poco tempo fa. Il raggiungimento di questo obiettivo significa che il second hand sta davvero entrando a far parte della “normalità” per i più. Quello che ormai è diventato uno stile di vita — perché vestire vintage non vuol dire solo inseguire una certa estetica, ma anche prestare attenzione all’impatto ambientale di quello che decidi di comprare e indossare — ha bisogno di portavoce e ambassadors e Rihanna si è appena aggiudicata anche questo titolo, oltre a quello di cantante, imprenditrice, modella e portaparola di inclusivity.
Rihanna veste vintage. Non è una notizia nuova, sono ormai anni che la cantante mostra il suo apprezzamento per capi vintage di archivio dei suoi designer preferiti. Ma le sue recenti uscite con capi vintage hanno ridestato queste memorie e la cosa non potrebbe essere più attuale. Dalla minigonna in perline di Dolce&Gabbana della SS 2000 indossata al suo 32esimo compleanno in Messico questo Febbraio, alla camicia Halston del 1981 che ha indossato in un velocissimo tutorial per Fenty Beauty postato sul suo profilo Instagram.
L’ultimo avvistamento risale allo scorso weekend: uscendo da una cena nel suo nuovo ristorante preferito, Giorgio Baldi a Santa Monica, Rihanna è stata fotografata con una camicia in velluto blu disegnata da Tom Ford per la AW 1997 di Gucci. Ma quello dello scorso weekend è solo uno dei molti — ed iconici — look dell’era di Tom Ford per Gucci scelti dalla cantante-imprenditrice. Qualche settimana fa, durante una visita ad una libreria di Los Angeles, Rihanna ha deciso di indossare con assoluta nonchalance dei jeans decorati con piume e perline, un pezzo di archivio di Tom Ford per Gucci della SS 1999 molto raro. Questi pantaloni — che sui siti di resale raggiungono un prezzo di quasi 13.000 euro — anticipano di qualche giorno il tributo di Alessandro Michele a Tom Ford stesso e rendono questo outfit ancora più rilevante oggi.
Abbinati con un mega cappello peloso e una semplice t-shirt bianca, i pantaloni sono i veri protagonisti e fanno di Rihanna l’ambassador perfetta del second hand.
Rihanna e la sua storica amica e stylist Nini Nguyen sembrano aver capito che il trend vintage sta diventando sempre più chic e spesso più esclusivo della moda da passerella. Non c’è alcun dubbio infatti sul fatto che Rihanna possa avere accesso a qualsiasi capo di lusso delle migliori maison — magari anche in anteprima — e quella di ricercare pezzi di archivio sia quindi una scelta dettata da desideri ben precisi, e non dalla necessità.
Pezzi come quelli con cui è stata fotografata recentemente sono rari, hanno bisogno di ricerca, impegno e dedizione. Non si tratta quindi di pezzi vintage appena usciti dall’armadio di qualche zia o gli scarti di un qualsiasi decluttering messi in vendita su una piattaforma di resale come Depop o Vinted.
L’archivio di pezzi vintage che Rihanna ha creato negli anni è sicuramente invidiabile. Un cappotto a quadri azzurri e rosa della collezione AW 1996 di Chanel indossato con una collana vintage John Galliano per Dior in perle azzurre, e ancora una pelliccia Yves Saint Laurent Haute Couture del 1997 abbinata ad una camicia di Bottega Veneta e dei ripped jeans.
La ricerca attentissima di questi capi è possibile grazie a vintage dealers come Cherie Balch di Shrimpton Couture e Nina Gabbana Vintage, e all’occhio infallibile di Nini Nguyen, che riesce a incapsulare lo spirito di Rihanna e creare dei look ancora rilevanti oggi con capi appartenenti al secolo scorso e che sono stati per anni ad aspettare chiusi nell’archivio privato della celebrity.
“Quando indossi vintage non stai solo facendo un’ottima scelta per il pianeta, ma dai alle persone uno scorcio di chi sei e di che pasta sei fatta” spiega Cherie Balch, “quando ti innamori di qualcosa che nessun’altro ha, questo dice tanto di te e del vestito che indossi”.
Che Rihanna sia un personaggio unico nel suo genere non c’è alcun dubbio, ma adesso sta dimostrando giorno dopo giorno che il suo stile rappresenta un’epoca e uno stile di vita ben preciso. Che si tratti di una scelta inconsapevole, legata solo al lusso di un capo di archivio introvabile e più esclusivo di qualsiasi custom-made o collaborazione moderna? Magari sì, ma questo non rende la sua scelta meno positiva — o il suo stile meno iconico.