ROC: l’inusuale progetto di delivery torna con un menù rinnovato

ROC: l’inusuale progetto di delivery torna con un menù rinnovato

A partire dal 3 giugno si riaccende l’insegna di ROC, l’inusuale progetto di delivery nato da un’idea di Matias Perdomo, Simon Press e Thomas Piras.

Tra le grandi novità di questo ritorno, un format rinnovato per essere ancora più democratico che continua a portare nelle case di Milano tutto l’estro e l’eccellenza dell’alta cucina in modo accessibile e sostenibile.

“Riaccendere i fuochi del laboratorio di ROC nel 2025 assume oggi un significato nuovo, figlio dell’esperienza acquisita negli ultimi anni e dell’evoluzione della sensibilità dei clienti. Se infatti nella sua formulazione iniziale il progetto nasceva per offrire un’esperienza gastronomica accessibile e di conforto in un momento complicato – nonché la possibilità ai nostri dipendenti inattivi di poter continuare a lavorare nonostante la chiusura dei ristoranti – oggi ROC diventa facilitatore della quotidianità per tutti coloro che, pur tornando alla vita sociale all’aperto, non rinunciano alla riscoperta convivialità delle mura domestiche o al piacere di gustarsi un piatto gourmand nonostante la mancanza di tempo o capacità per prepararselo.”

Matias Perdomo

La Rosticceria Origine Contraste si distingue infatti per il suo approccio insolito e innovativo che sposta il concetto di consegna a domicilio verso un consumo più lento e consapevole con ordinazioni fatte almeno 24 ore prima e una proposta gastronomica ricca di combinazioni. 

Se quindi la frenesia della quotidianità non consentono di godere di una cena fuori casa o di prepararla per i propri ospiti, ecco che il nuovo concept arriva in aiuto con un menù rinnovato studiato per essere al passo con le esigenze di un pubblico sempre più attento. 

Proposte vegetariane e per gli intolleranti come insalata primavera, cavolfiore gratinato e umeboshi e tartare di barbabietola e mimosa, si affiancano così a piatti più indulgenti come la tartare di manzo e chorizo, la triglia zafferano e finocchio, la lasagna e il maialino mandorle e lavanda per lasciare poi spazio all’irrinunciabile torta di rose.

Il tutto è anche molto attento alla sostenibilità grazie all’impostazione green dell’intera filiera: dalla preparazione al confezionamento, fino al trasporto.