Sangiovanni si ferma

Sangiovanni ha reso noto che la sua attività artistica sarà messa in pausa: nessun nuovo disco, nessun tour, nessuno showcase. La priorità dell’artista sarà, come è giusto che sia, la sua salute mentale.

Proprio durante il Festival di Sanremo, Sangiovanni disse quanto segue: «Io non so dire se sto bene o sto male. Vivo tante difficoltà, mi sento fragile, mi sento debole. La canzone che porto in gara lo rispecchia, rispecchia dei momenti difficili che ho vissuto e sto vivendo. È pesante per me cantarla sul palco. Dentro questa canzone ci sono tanti pensieri e pesi che io porto sullo stomaco che tante volte non riesco a lasciare andare». Non a caso, il pezzo si chiama finiscimi, un titolo forte che fa trasparire malessere ed esperienze traumatiche.

Sempre a Sanremo, presentando Loredana Bertè, disse anche: «Io non sono forte come lei». Eppure di forza ce ne vuole per fermarsi. Questo perché parliamo di un giovane artista musicale nel 2024, un momento in cui è molto più difficile prendersi una pausa rispetto al passato. Il sistema di algoritmi delle piattaforme di streaming e il continuo bombardamento di nuova musica rende sempre più difficile prendersi una pausa, ma talvolta è necessario, anzi è di primaria importanza, anche se farlo vuol dire bloccare anche il lavoro di altre persone che, non a caso, talvolta calcheranno la mano per non fermare questo grande ingranaggio chiamato “mondo della musica”.

Fortunatamente nel panorama attuale è più comune del passato vedere grandi nomi prendere in considerazione la propria salute mentale al punto da fermare l’attività professionale, per quanto pubblicamente in vista questa possa essere. Ne hanno parlato 6lack, Adele, Ariana Grande, ma anche Selena Gomez e Megan Thee Stallion, oltre ad atleti quali Naomi Osaka, Simone Biles e molti altri. Proprio Naomi Osaka fu sommersa di critiche per la scelta di mettere in stallo la propria carriera, specialmente perché il tennis è uno sport in cui l’assenza dalle competizioni porta a un rapido crollo nel ranking, così come alla perdita di sponsor. Certe critiche non fanno altro che aggiungersi alle difficoltà psicologiche di una persona, danneggiando ulteriormente lo stato psicofisico delle persone. Osaka, come gli altri nomi menzionati, ha ovviamente ignorato le malelingue, dedicandosi al proprio benessere, circondata dalle persone più importanti della sua vita e, tra le altre cose, è diventata madre.

«Non mi interessa essere cool, mi interessa dire la verità. Sono una persona che non sta bene mentalmente e credo sia importante parlarne», ha detto ancora Sangiovanni, prima di fermarsi a riflettere su come stare meglio. «Spero davvero che prima o poi il tema della salute mentale diventi centrale». Forse succederà e forse dovremo ringraziare Sangiovanni per aver portato la discussione a un grande pubblico.