Spotify ha annunciato i 6 artisti che faranno parte di RADAR, il programma globale della piattaforma nato per supportare i talenti emergenti. Se guardiamo agli anni passati infatti, su RADAR sono passati fra gli altri i nomi di Blanco, Mahmood, Rhove e Rondodasosa, molto prima di raggiungere il successo nelle classifiche musicali.
Quest’anno i nomi scelti sono quelli di okgiorgio, Sally Cruz, Tony Boy, Coca Puma, centomilacarie, STE. Gli artisti, scelti come rappresentanti dei trend musicali e culturali emergenti in Italia che Spotify riflette, beneficeranno di una playlist dedicata, uno speciale supporto editoriale e un piano di marketing personalizzato.
In occasione dell’annuncio dei sei artisti che segnano il 2024 di RADAR, abbiamo proposto a tutti quanti cinque domande che toccano il passato, il presente e il futuro della loro carriera, nonché le aspettative e i traguardi che si aspettano di raggiungere.
okgiorgio
Chi è okgiorgio? Quando hai iniziato ad avvicinarti alla musica?
Ciao! Mi chiamo Giorgio, vengo da Bergamo e faccio musica da quando sono ragazzino. Tutto il giorno tutti i giorni e tutte le sere. A un certo punto è diventato un lavoro produrre i dischi di altri e da un po’ faccio anche uscire pezzi come okgiorgio.
Se dovessi presentare la tua musica in 3 parole, quali sarebbero, e perché?
ok, okok, okokok! ahah scherzo facciamo:
– lacrimuccia (mood)
– chitarrine (parto sempre da lì)
– cardio (vieni a un set e vedi un po’ tu)
Un artista italiano/a e uno/a internazionale che hai come punto di riferimento e perché?
Internazionale Jamie xx. Italiano Battisti.
La collaborazione dei tuoi sogni?
Credo che poter campionare qualcuno del passato come Battisti o Dalla sarebbe bellissimo!
Come è stata la tua prima volta sul palco? Se invece ti immagini il concerto dei sogni, l’ultimo che farai nella tua vita. Come sarà?
La prima volta su un palco credo avessi 12/13 anni e suonavo con degli amici i Green Day! Concerto dei sogni? Forse organizzerei un festival al mio paese, sul fiume. Ci sarebbero di sicuro tutti i miei amici! L’ultimo potrebbe essere senza un pubblico, con solo una chitarra e bel sole da domenica mattina. Mi è venuto il magone a pensarci ahah
STE
Chi è STE? Quando hai iniziato ad avvicinarti alla musica?
Sono STE, ho 27 anni. Nata in Nigeria, ma cresciuta in provincia di Caserta. Mi sono avvicinata alla musica da piccolissima con le recite scolastiche, la chiesa e il primo lavoro in un pub.
Se dovessi presentare la tua musica in 3 parole, quali sarebbero, e perché?
Vintage, innovativa e sensibile.
Un artista italiano/a e uno/a internazionale che hai come punto di riferimento e perché?
Artista italiano come punto di riferimento Pino Daniele per il modo in cui la sua musica è sempre attuale e internazionale. Beyoncé per la sua dedizione e la capacità di rimanere costante nel tempo.
La collaborazione dei tuoi sogni?
La mia collaborazione dei sogni è con Mina.
Come è stata la tua prima volta sul palco? Se invece ti immagini il concerto dei sogni, l’ultimo che farai nella tua vita. Come sarà?
È stata bellissima, ma piena di ansie e paura. Il percorso è appena iniziato, trovo sia troppo presto parlare di fine.
Tony Boy
Chi è Tony Boy? Quando hai iniziato ad avvicinarti alla musica?
Sono Tony Boy, e ho iniziato ad avvicinarmi alla musica da piccolissimo.
Se dovessi presentare la tua musica in 3 parole, quali sarebbero, e perché?
Introspettiva, versatile, ogni barra una caption.
Un artista italiano/a e uno/a internazionale che hai come punto di riferimento e perché?
Sfera Ebbasta, Young Thug. Sfera per essere stato il primo a farlo qui in Italia e Young Thug per la visione artistica.
La collaborazione dei tuoi sogni?
Yung Lean.
Come è stata la tua prima volta sul palco? Se invece ti immagini il concerto dei sogni, l’ultimo che farai nella tua vita. Come sarà?
La mia prima volta sul palco fu incredibile, amore a prima vista, nella mia città, Padova. L’ultimo concerto della mia vita ancora non me lo immagino, ma spero vivamente uno stadio, sold out, pieno di fan, amici e familiari.
Coca Puma
Chi è Coca Puma? Quando hai iniziato ad avvicinarti alla musica?
Sono Coca Puma e suono, canto e scrivo da quando sono bambina.
Se dovessi presentare la tua musica in 3 parole, quali sarebbero, e perché?
Libera, viscerale e avvolgente. Queste tre, libera e viscerale perché risponde fedelmente a ciò che sono, avvolgente perché mi piacciono le sonorità calde, i bassi profondi.
Un artista italiano/a e uno/a internazionale che hai come punto di riferimento e perché?
In questo momento, se proprio devo sceglierne solo due, Ornella Vanoni, per la sua sincerità e schiettezza, per l’eleganza della sua voce, per la sua passione per la musica brasiliana che condivido, e Tyler, the Creator, per la sua poliedricità, il suo gusto.
La collaborazione dei tuoi sogni?
Herbie Hancock.
Come è stata la tua prima volta sul palco? Se invece ti immagini il concerto dei sogni, l’ultimo che farai nella tua vita. Come sarà?
Il mio rapporto col palco è un po’ complesso, sono più un animale da studio. La prima volta ricordo che ero tesissima, ma le cose non sono poi cambiate così tanto! Concerto dei sogni, mi immagino un palco che dà su grande prato, oppure il mare, il tramonto, l’estate. Le persone giuste sia nel pubblico che sul palco insieme a me. Immagino questo.
Centomilacarie
Chi è Centomilacarie? Quando hai iniziato ad avvicinarti alla musica?
Sono Simone. Ho iniziato a fare musica a 5 anni, suonando il violino per un piccolo periodo. Poi durante il lockdown, per la noia, inizio a suonare il pianoforte che ho in casa e scopro che mi piace. Ho passato le ore cantando e sfogandomi, entrando in un’atmosfera che non avevo mai toccato. Così ho iniziato… è stato figo.
Se dovessi presentare la tua musica in 3 parole, quali sarebbero, e perché?
Sincera, carnale, nuda, credo sia così perché quando canto mi sfogo davvero.
Un artista italiano/a e uno/a internazionale che hai come punto di riferimento e perché?
Marracash e Massimo Pericolo come scrittura sono i king, ogni volta che rappano sento sulla pelle quello che dicono. Di internazionali individuare solo un nome è difficile: Trippie Redd, Frank Ocean, Tyler, the Creator, Mac DeMarco e Kendrick sono alcuni dei nomi che per me sono davvero un punto di riferimento e un esempio, sia per il sound fuori di testa, che per lo stile di scrittura.
La collaborazione dei tuoi sogni?
XXXTentacion.
Come è stata la tua prima volta sul palco? Se invece ti immagini il concerto dei sogni, l’ultimo che farai nella tua vita. Come sarà?
La prima volta sul palco è stato al MI AMI nel 2022. Non ho mai creduto alle energie nell’aria e a tutte le storie legate a questi poteri, ma da quel giorno ho cambiato idea. Mentre cantavo c’era una pioggia leggera e un vento forte, e percepivo di essere unito da fili invisibili con le persone. Il concerto dei miei sogni è in uno stadio, ma è una cosa così grande che faccio fatica anche solo a pensarla.
Sally Cruz
Chi è Sally Cruz? Quando hai iniziato ad avvicinarti alla musica?
Sono Sally Cruz, mi sono avvicinata alla musica sin da quando sono piccola, mi ricordo che all’età di 6 anni cantavo già al karaoke del campeggio dove passavo l’estate, nel tempo questa passione è cresciuta ed è diventata un modo per esprimere e incanalare delle emozioni forti che ho provato negli anni.
Se dovessi presentare la tua musica in 3 parole, quali sarebbero, e perché?
Sincera, profonda e spero d’aiuto per coloro che l’ascoltano. Sincera perché parlo di me senza filtri, profonda in quanto parlo di parti di me che nella vita di tutti giorni non riesco a raccontare, d’aiuto perché in primis ha aiutato me e mi auguro che aiuti anche gli altri a superare i propri momenti difficili.
Un artista italiano/a e uno/a internazionale che hai come punto di riferimento e perché?
In Italia un artista che stimo molto è Nayt poiché mi rivedo in quello che racconta nei suoi brani. Come artista internazionale Billie Eilish, perché da adolescente è stata per me un punto di riferimento.
La collaborazione dei tuoi sogni?
Ovviamente Billie Eilish.
Come è stata la tua prima volta sul palco? Se invece ti immagini il concerto dei sogni, l’ultimo che farai nella tua vita. Come sarà?
La mia prima volta su un palco è stata la scorsa estate al Nameless quando Nitro mi ha invitata a performare “Paranoia”, il brano che abbiamo fatto insieme. È stata un’esperienza unica perché per la prima volta mi sono trovata davanti a un pubblico, tutte quelle persone, insieme che ascoltavano noi. Se dovessi immaginare il mio ultimo concerto lo desidererei in uno stadio, con la mia band e uno show così pazzesco da restare nel tempo.