Ok il FantaPapa, ok i meme, ok i funerali e i capi di stato in visita, ma a pochi giorni dal Conclave ormai a emergere sono le speranze delle persone per chi sarà il nuovo Papa.
Forse la morte di Papa Francesco ha rimesso al centro l’importanza effettiva, politica e simbolica, della figura del Pontefice — soprattutto in Italia dove la definizione di stato laico è sempre stata fittizia.
«Non ci serve un manager. È essenziale che sia una persona coraggiosa; le persone nel mondo hanno bisogno di essere confortate, sollevate».
Cardinale Reinhard Marx
Così i dati riportati da La Stampa confermano il sentimento che sembra collettivamente aleggiare negli ultimi giorni: la maggioranza degli italiani vuole un altro Papa Francesco, che come lui provi ad allinearsi alle necessità del mondo contemporaneo tentando, nei limiti rigidissimi dell’istituzione centenaria della chiesa, ad aprirsi.

Come confermato dal Vaticanista John Thavis, l’amore dimostrato dalla gente alla dipartita di Francesco farà da peso sulla bilancia dell’elezione dei prossimi giorni; anche la Chiesa ha bisogno di appoggio, risonanza e una community, e il voto del Conclave dovrà tenere in conto il volere di molti per assicurarsi fedeltà e partecipazione.
«I cardinali hanno assistito allo straboccante amore e rispetto che Francesco ha ricevuto. È una ragione in più per cui nella loro scelta l’abilità di connettersi con le persone peserà più delle capacità gestionali».
John Thavis, Vaticanista
Su Reuters
Lo scenario più temuto rimane quindi quello di un nuovo Pontefice allineato con lo scenario politico mondiale che continua a vergere sul conservatorismo e l’estremismo — ricordando che oltre a Sommo Pontefice della Chiesa cattolica, il Papa è anche il capo dello Stato della Città del Vaticano, ricoprendo a tutti gli effetti un ruolo politico. Chissà quindi se la fumata bianca sarà per un altro Francesco o se dovremo preoccuparci anche di una chiesa sempre più tradizionalista (oltre il livello odierno già alto)?