Il 28 marzo 2020 è il giorno in cui la Legabasket ha deciso che la stagione in corso di Serie A non verrà conclusa e, di conseguenza, non avrà un vincitore né squadre retrocesse.
Solo un paio di giorni fa i club di Serie A avevano deciso che il campionato sarebbe stato portato a termine. Le ultime news infatti parlavano di una possibile ripresa con termine ultimo l’inizio di giugno, sempre che fosse stato possibile riprendere gli allenamenti dal 16 di maggio. Oggi è arrivato il cambio di rotta. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, i club si sarebbero ora accordati con la FIP e Legabasket, optando per la cancellazione. L’ufficialità arriverà in concomitanza con le prossime direttive governative in merito al COVID-19.
Recentemente molti giocatori delle squadre di tutta Europa si sono espressi molto direttamente sull’argomento, dicendo che la cancellazione dei campionati sarebbe stata l’unica ovvia soluzione. Anche in Italia, pressoché a tutti i giocatori stranieri è stato concesso di ritornare al proprio paese di origine già all’inizio delle predisposizioni statali.
I risvolti economici di questa situazione sono estremamente rilevanti in uno sport come il basket in Italia. Secondo le prime stime si parla di una perdita complessiva di 40 milioni di euro, cifre lontanissime da quelle del calcio ma comunque impressionanti, specie considerando che il budget annuale per una squadra di Serie A si aggira intorno ai 2.5 milioni di euro. La situazione è tale che due o tre squadre potrebbero chiedere di retrocedere per venire incontro ai problemi della prossima tassa di iscrizione al campionato. Come spiegato infatti al giornale La Nazione da Massimo Capecchi, presidente di Pistoia, ai danni economici attuali seguirà la quasi impossibilità di raccogliere dagli sponsor le stesse cifre concordate in questa stagione, dato che anche i budget di questi ultimi saranno limitati dalla pandemia in vista del campionato 2020/21.
Milano, Sassari, Venezia e Virtus Bologna erano le sole quattro squadre con forte volontà di riprendere a giocare, non a caso i team con il budget più alto e maggiormente coinvolte nelle coppe europee. Brindisi era una delle poche altre squadre disposta a ritornare sui campi.
Gli unici due trofei assegnati nella stagione 19-20 rimarranno quindi la Supercoppa, vinta dalla Dinamo Sassari, e la Coppa Italia, vinta dalla Reyer Venezia sia nella categoria senior che giovanile. Per quanto riguarda la selezione alle coppe europee (eccezion fatta per la EuroLeague), quasi certamente verrà utilizzata la classifica del girone d’andata.