La sfilata “Fluid Form” di Prada è puro drip

All’interno del Deposito della Fondazione Prada delle cascate di slime verde fluiscono da una struttura metallica che dal tetto si estende sulle pareti e sul pavimento. È questo il set che ha incorniciato l’ennesimo capolavoro co-disegnato da Miuccia Prada e Raf Simons, il quale espande nuovamente il concetto di fluidità intorno alla forma umana. 

La collezione uomo di Prada per la stagione primavera/estate 2024 propone infatti un’assoluta libertà del corpo, espressa attraverso i capisaldi degli abiti che lo avvolgono. 

La camicia è il punto di partenza: la sua struttura e i suoi dettagli diventano la base per trasformare un intero guardaroba, dagli abiti agli impermeabili, passando per gli indumenti tecnici e la reporter jacket. Partendo dalla semplicità, i look creano quindi un paradosso tra silhouette e materialità in cui ogni costruzione viene ripensata e ricostruita.

È un modo per mettere in discussione il linguaggio convenzionale della rigidità sartoriale, facendo della leggerezza e della morbidezza le qualità principali di capi che riflettono il costante mutamento dell’essere umano.

Allo stesso modo, intenzione e funzione possono essere sovvertiti grazie all’espansione e all’elaborazione di decorazioni tridimensionali che animano la staticità e reinventano i dettami della moda.