C’è stato un periodo in cui Reebok era un’autorità nel mondo delle calzature da basket grazie anche all’associazione con giocatori come Shaquille O’Neal e Allen Iverson.
La storia di Shaq con Reebok è particolarmente interessante in quanto fu proprio l’atleta di punta del brand per diversi anni, con tanto di diverse signature shoes che hanno fatto la storia del marchio come ad esempio le Shaq Attaq. La medesima cosa si può dire per le signature di Iverson e della sua famosa linea “Answer”, un caposaldo immortale.
Negli anni, tutti hanno preso direzioni diverse, in particolare modo Reebok e Shaq: il marchio è passato per diverse acquisizioni, cambiando spesso focus e dimenticando quindi il basket. O’Neal in passato ha addirittura portato avanti una disputa importante con il suo sponsor: il cestista rifiutò il prolungamento di contratto per via delle critiche di una signora anziana che lo insultò per via dei prezzi alti dei suoi modelli con Reebok. Per quel motivo, Shaq rifiutò un contratto di 40 milioni in 5 anni, creando invece un brand indipendente. Ne derivò una grande disputa con Reebok per via dell’uso del logo personale di Shaq, creando un precedente legale che stabilì la peternità del logo al brand e non al giocatore che fu quindi costretto a cambiarlo, creando una versione alternativa.
Ora Reebok vuole tornare grande, nel lifestyle come nel basket, e per questo ha scelto proprio O’Neal e Iverson come presidente e vice presidente della categoria. Shaq gestirà la strategia e le partnership del brand, mentre Iverson le attività con la community e gli atleti.