23 anni fa veniva lanciata una delle silhouette più iconiche del mondo sneakers, la Nike Air Max 95, che con il suo design innovativo e provocatorio segnerà un grande cambiamento nel mercato delle scarpe da running.
Nei primi anni ’90 Nike era diventata uno dei leader nel mondo del basket, con prodotti che avevano scavalcato per popolarità il settore running, il quale nonostante a livello di vendite andasse alla grande, a livello di immagine veniva messo in secondo piano da articoli come le Air Jordan 3 e 4, la Air Raid e la Air Alpha Force 2. Così nel 1995 viene chiamato il designer di Nike ACG, Sergio Lozano, per creare qualcosa di nuovo e sorprendente.
L’ispirazione arriva in una giornata piovosa, mentre Lozano, negli headquarters Nike a Beaverton, osservando il paesaggio decide che il nuovo design delle sue prossime scarpe da running sarà ispirato alla natura circostante e all’anatomia umana. Disegna dunque una tomaia con pannelli a strati che assomigliano alle fibre muscolari e alla carne, per gli occhielli di nylon che supportano i lacci si ispira invece alle costole, la midsole deve la sua forma alla colonna vertebrale ed infine sceglie il mesh per rappresentare la pelle. La scelta dei colori, invece, si basa su un gradiente che ricorda le striature geografiche delle pareti rocciose erose e siccome Lozano era preoccupato per la sporcizia, il fango e il logoramento che la scarpa avrebbe potuto ottenere nel tempo, decide di utilizzare il grigio, nonostante fosse un colore sconsigliato.
Il primo prototipo delle Air Max 95 è però sprovvisto di swoosh, poiché secondo il designer poteva distogliere l’attenzione dalle linee della tomaia, ma a causa delle continue polemiche interne decide di inserire un mini logo poco convenzionale, come fosse una firma. Non bastasse il design innovativo, questo è anche il primo modello Air Max ad utilizzare una suola nera e ad essere dotato di una Air Unit visibile anche sull’avampiede. Con la sua colorazione unica e un design senza precedenti, con l’atipico posizionamento dello swoosh e il doppio sistema di ammortizzazione ad aria, le nuove Air Max 95 diventano rapidamente un’icona della cultura giovanile e il loro successo è immediato, in particolar modo in Europa, Giappone e Australia.
Così, dopo le prime colorazioni, Nike prova subito a lanciare una nuova variante, denominata Air Max 95Z, caratterizzata da una copertura per i lacci con chiusura a zip. Ma a differenza dell’originale la sneaker si dimostra un flop e viene presto accantonata. Il successo delle 95 non cesserà con il tempo e tra i suoi fan ci sono svariati nomi di celebrità, come Eminem, LeBron James, Spike Lee, DJ Khaled, Gucci Mane e The Game che, sul pezzo “Hate or Love It”, cantava“I’ll kill you if you try me for my Air Max 95s”.
I modelli di Nike Air Max 95 prodotti tra il 1995 e il 1996 sono caratterizzati da uno special box e dalla presenza sull’Air Unit della scritta “25 PSI”, dove PSI sta per “pounds per square inch”, un’unità di misura per la pressione. Scritta che dopo il ’96 viene eliminata.
Negli anni sono state prodotte più di 200 colorway, ma a parte le colorazioni OG, probabilmente le più famose restano le Animal, modello prodotto in collaborazione con lo store giapponese Atmos nel 2006 e riproposto quest’anno in una variante molto simile denominata Animal 2.0.