È lo streetwear l’anello di congiunzione tra haute couture e massa?

La risposta è si. Ultimamente le grandi marche di moda globale lo stanno accettando. Il caso Supreme x Louis Vuitton è stato il topic delle ultime settimane, portando a galla nient’altro che una verità celata da tutte le grandi aziende, ovvero l’importanza della street culture nella moda. Un mondo ormai “hypebeast” dove comanda il consumismo e l’apparire, quello che vende di più ora come ora è l’hype, della serie “non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che è hype”. Questo ha portato brand come Louis Vuitton oppure la stessa Gucci, con la collaborazione con l’artista ultra street Trouble Andrew (Gucci Ghost), a scendere a compromessi finalmente con questa cultura.

È strano  il paradosso della cultura street, nata negli anni 80’/90′ e creata come se fosse una rincorsa all’alta moda, all’indossare capi costosi che pochi potevano permettersi per essere esclusivi e tirarsi fuori da quella “strada”. Ora succede l’esatto contrario con l’haute couture che cerca (e ci riesce) di approdare nel mondo streetwear con umiltà e a mio parere tanta intelligenza.

Le scorse Fashion Week ne sono un esempio lampante , lo stile di A$AP Rocky (rapper e fashion idol) ha dilagato dappertutto, creando outfit indossando prodotti di Vlone con Dior, Gucci con Supreme, Balenciaga con Adidas. Questo è soltanto il “La” di un’ondata che avvolgerà l’alta moda, ma era ora che venisse tutto allo scoperto.