La lunga battaglia tra Supreme e Supreme Italia sembrerebbe essersi finalmente conclusa. Secondo quanto riportato da WWD, il marchio di skateboard newyorkese sarebbe infatti riuscito a registrare il proprio marchio anche in Cina, nazione in cui il livello di contraffazione ai danni di Supreme era altissimo.
Per i meno aggiornati ricordiamo che Supreme Italia, azienda nota per la vendita di prodotti Supreme non originali, aveva iniziato la sua espansione in Europa fino al raggiungimento del mercato asiatico, dove il brand americano non aveva ancora registrato il proprio marchio.
Tuttavia, lo scorso 21 gennaio l’Ufficio Marchi cinese ha assicurato la vendita di soli prodotti Supreme originali all’interno del territorio cinese. Questa scelta ha così portato Supreme Italia a dover chiudere l’immenso negozio aperto nel centro di Shanghai.
Nonostante il brand di skateboard abbia registrato il proprio marchio in numerose nazioni tra cui Stati Uniti, Hong Kong, Italia, Spagna, Australia, Russia e Cina, Supreme continua ad operare solamente in pochissimi paesi.
Non ci rimane che attendere per scoprire quali saranno le prossime mosse del brand e quando avverrà l’attesissima apertura dello store italiano.