SYRE | Outpump track-by-track Album Review

Troppo spesso un album contiene innumerabili storie e sfumature. Difficilissimo comprenderle tutte a pieno. Con questa track-by-track review vogliamo fare un tentativo…

A quasi due mesi dalla release di “SYRE”, l’album di debutto di Jaden Smith, con almeno un paio di pezzi che sono entrati nelle nostre riproduzioni giornaliere, abbiamo deciso di recensirlo per voi.

Jaden non necessita di presentazioni e non credo sarebbe possibile darne una descrizione accurata. Poliedrico da sempre, è stato attore, designer, ambientalista, rapper e chi più ne ha più ne metta. Lui stesso ha sempre rifiutato etichette e definizioni troppo precise. Tutto ciò si riflette su questo lavoro che sfida ogni genere musicale.

 

B

La traccia di apertura è la prima di quattro consecutive i cui titoli formano la parola “BLUE”. Il brano inizia con un duetto non accreditato fra Willow Smith e Pia Mia, seguito da una melodia di bassi picchiante sulla quale Jaden inizia a rappare. Il colore blu si riferisce ad uno stato di tristezza e depressione che ricorre più volte all’interno del pezzo e più in generale dell’album stesso.

L

Questa seconda traccia è formata da un verso principale racchiuso in un intro ed una outro abbastanza monotono nelle quali troviamo di nuovo il tema dell’oceano di tristezza. Nella parte centrale, Jaden analizza, attraverso la sua personale visione, il mondo in cui vive. Numerose le citazioni storiche e culturali. Viene nominato anche Kendrick Lamar, artista per il quale Smith nutre un profondo rispetto e che ha più volte dichiarato essere il suo rapper preferito.

U

Inizia con la campionatura di “Falling Down” di Lido, questa terza traccia. Quest’ultimo ha però dichiarato che il suo brano è stato prodotto successivamente a questa parte di “BLUE”. Le sonorità si avvicinano quasi di più al genere rock mentre il rapper di Malibu riesce comunque a liberare il suo flow. Il tema principale è l’innamorarsi di una ragazza e quanto pericoloso può essere facendoci agire irrazionalmente.

E

Questo è il quarto ed ultimo brano di quelli che compongono la serie in cui l’artista ci porta a comprendere cosa significa per lui essere blu. Beat più lento e rilassato così come i versi di Jaden. Intro e ritornello sono di Harry Hudson, musicista Hip-Hop/R&B dal passato a dir poco travagliato.

Breakfast (feat. A$AP Rocky)

Già dal titolo possiamo intuire che questo pezzo serve per svegliarci. J infatti ci propone strofe più veloci e cattive, abbandonando il tema malinconico dei brani precedenti. Dall’outro possiamo comprendere anche un doppio significato, l’artista infatti vuole anche che apriamo gli occhi su di lui e il suo gruppo. Il feat con Flacko si limita all’intermezzo centrale che divide le due parti contraddistinte da beat diversi.

Hope

Bassi picchianti scandiscono le strofe in questa sesta traccia mentre Smith ci racconta delle sue speranze per il mondo. Sentendosi Martin Luther King e condividendo il suo messaggio crede in un mondo migliore. Il brano termina con una lunga outro strumentale prima di ricollegarsi con l’ultima domanda all’atmosfera più dance che seguirà.

Falcon (feat. Raury)

Questo è il quarto singolo estratto dall’album che è stato rilasciato, assieme al video, durante il tour dei Fall Out Boy. Esso può vantare la collaborazione del rapper di Atlanta, Raury, che è sempre stato un amico di Jaden. Il titolo è ispirato alle portiere ad “ali di falco” dell’automobile preferita dall’artista, la Tesla X. Le strofe che ci arrivano sono abbastanza confusionarie per quanto riguarda i temi trattati. L’impressione è che i due giovani artisti cerchino di farci comprendere la loro visione, obiettivo affatto semplice da realizzare. Ciò si ripercuote anche sul beat che subisce continue variazioni.

Ninety

Altro pezzo diviso in due parti da un ritornello molto musicale che può ricordare Kid Cudi. Nei primi versi Jaden ci parla della sua abilità di “nutrire” l’anima dell’amata dal punto di vista della conservazione, più che da quello superficiale dei piaceri sessuali. Purtroppo, questa ragazza non è mai presente e l’artista si trova spesso a riservarle invano un posto. Successivamente però possiamo ascoltare l’esatto opposto. Una relazione basata solamente sull’attrazione fisica, anche se la speranza è quella di viverne una perfetta.

Lost Boy

In questo pezzo morbido che ci ricorda quasi una ballata, Jaden canta dell’essere un “lost boy”. Probabile che questo sia un riferimento alla storia di Peter Pan. Il gruppo del protagonista, chiamato proprio “Lost Boys”, viveva libero dalla società nel suo mondo personale. Un’idea questa, che si avvicina molto alla mentalità dell’artista. Ricorre il tema della relazione perfetta del brano precedente. Essa viene paragonata al tramonto, nel quale però Syre, alter-ego di Smith (è il suo secondo nome), muore. Come già ci ha detto, l’amore lo porta ad agire irrazionalmente e da ultimo a morire. Il pezzo si chiude con una outro che ci ricorda “30 Hours” di Kanye West, idolo del rapper. Infatti, come in quella di Yeezy, la traccia viene annunciata prima come bonus e poi come ringraziamento a tutto il quartiere (“bonus track”, “shoutout track”).

Batman

Il secondo singolo estratto da “SYRE” è un pezzo di tributo per Batman, personaggio profondamente ammirato da Jaden. Nel 2014, l’artista si è presentato al matrimonio di Kanye West e Kim Kardashian in un costume da Batman bianco. All’interno del brano, nel rendergli omaggio, più volte si paragona al personaggio dei fumetti attraverso abili giochi di parole. Nel video, vediamo Smith recitare il ruolo di Bruce Wayne e il bat-segnale trasformarsi nel lodo di MSFTS, l’etichetta del rapper. Da notare il flow molto simile a “Jumpman” di Drake e Future.

Icon

Ci siamo sparati questo undicesimo brano costantemente da quando lo abbiamo sentito per la prima volta. Esso si discosta dal mood generale dell’album. Jaden stesso in un’intervista dice che dobbiamo avere un nero e un bianco, un Syre ed un Erys, altrimenti verremo abusati dal mondo. Ecco che l’artista ci mostra la sua parte forte, auto professandosi un’icona vivente. Tutto quello che fa e che dice nel pezzo si discosta dal “normale”, a cominciare dalla struttura della canzone stessa. Niente viene mantenuto nella media vantandosi di tutte le apparizioni in film, copertine di riviste e degli altri traguardi raggiunti. La vibe è più cazzuta che mai, quindi non abbiate più dubbi sul pezzo da ascoltare per gasarvi un po’.

Watch me

Il terzo singolo che ha anticipato “SYRE” è stato rilasciato dopo la firma con la Roc Nation. Brano con un sound che ricorda tantissimo “Black Skinhead” di Kanye West. Non ci vogliamo lanciare in confronti fra i due pezzi dato che per quanto riguarda il secondo abbiamo a che fare con un l’arte che costantemente Yeezus ci regala. Smith picchia comunque molto forte e riesce a tirare fuori dal cilindro un altro banger. Troviamo anche più riferimenti a Cudi, grande amico di Smith che sembra rendergli tributo anche con qualche sonorità.

Fallen

Questo è stato il singolo di debutto per Jaden. Rilasciato con un video che è stato postato da Cudder su twitter. Il brano parla dell’amore per la sua attuale ragazza, Odessa Adlon, e delle loro prospettive nella vita. Un sound più chill per questo pezzo prodotto da IQ, nel quale ritorna anche il tema del blu delle prime quattro tracce. Stavolta però Jaden riesce a nascondersi dalla depressione grazie alla compagnia della sua metà.

The Passion

La quattordicesima traccia è un altro banger. Beat ripetitivo, l’atmosfera che si sviluppa richiama la trap e Jaden fa largo uso dell’ay flow. In chiusura troviamo un altro cambio di beat con una seconda parte molto più lenta su un piano che richiama qualche brano di Frank Ocean.

George Jeff

Ritroviamo un sound simile alla traccia precedente. Beat che picchia a ripetizione e Jaden che sputa fuoco. In questo caso rappa impersonando il personaggio di fantasia George Jefferson. Quest’ultimo fa parte della serie tv americana “All in the Family” e dello spin-off “The Jefferson”. Un’altra interpretazione è che questo pseudonimo nasca dalla fusione dei nomi dei padri fondatori degli Stati Uniti, George Washington e Tomas Jefferson. Smith nel pezzo passa in rassegna principalmente l’amore per la sua ragazza, spaccare con Rich the Kid e più in generale la vita di un teenager come lui.

Rapper

In questa penultima traccia vediamo Jaden rappare riguardo la sua personale interpretazione della lussuosa vita un rapper dei nostri giorni. Tuttavia, lui crede di distanziarsi dai suoi colleghi poiché è solito toccare temi più impegnati come ad esempio la misoginia. Plurimi anche i riferimenti ad altri nomi grossi della scena come Jay-Z, Roy Woods e Kanye West.

SYRE

Per la seconda volta, dopo l’ultima parte di “Lost Boy”, troviamo Jaden intento ad utilizzare la poesia per creare questa visione lirica della sua vita. Il tutto è narrato in terza persona per creare un’atmosfera ancora più ambigua. Due stanze separate vanno a comporre in brano. In esso Smith discute i temi più profondi, da ricordi di amore alla sua passione nel creare. Da notare il nuovo riferimento a Kid Cudi, che chiama il suo big brother. “A beautiful confusion”, questo è l’appellativo che l’artista da a Syre. Sicuramente descrivendo in questo modo sia il personaggio che si cuce addosso, che non è mai sicuro di quale sia la sua posizione in questo mondo “pink”. Troviamo però calzante anche la relazione con l’album stesso, che ci parla di ciò e allo stesso tempo lo interpreta, essendo la medesima “beautiful confusion”.