Entrambe lanciate nel 1998, la Air Max Plus e la Mercurial si sono immediatamente elevate a simbolo di una generazione.
A vent’anni dalla loro nascita, i due classici della street culture europea si sono fusi dando vita alla Nike Mercurial TN.
La prima colorway disponibile rappresenterà quella indossata dai calciatori impegnati nei prossimi campionati mondiali in Russia con un upper bianco e un’intersuola iridescente con effetto cangiante proprio come quello presente sugli scarpini.
Le colorazioni nere e arancioni della Nike Mercurial TN sono uscite il 17 Maggio su nike.com e nei Footlocker di tutta Europa, mentre la versione bianca sarà disponibile dal 31 Maggio.
Inoltre, in occasione della registrazione dello spot per la sneaker, Tedua ha risposto a qualche nostra domanda:
Com’è nata la collaborazione con Nike e quale taglio cercherete di darle?
La collaborazione con Nike penso sia nata in maniera molto spontanea frutto della intesa del mio personaggio con il pubblico. Con i lavoratori di Nike vorremmo sicuramente darle un taglio fashion street e sicuramente non vorremmo darci un taglio.
La TN è un classico della periferia italiana; con questo restyling ed in questo momento storico nel mondo fashion, riuscirai a fonderla con l’high end sempre meno borghese?
In realtà bisogna saper fondere le due cose senza fare dei “paciughi”. Quindi ci vuole un equilibrio che ovviamente non può permettere alla scarpa di sposarsi con qualsiasi outfit di alta moda. Io penso che all’ interno di una settimana questa scarpa si possa unire spesso al il proprio stile, se è versatile. La scarpa dedicata a un abbigliamento sportivo ti fa sentire sicuro di sé. Ovviamente abbinato anche con un bel jeans skinny e dei bei colori la scarpa si vende bene come la maggior parte delle Nike.
In un periodo storico in cui i più giovani si soffermano solamente sulla superficialità delle cose, Mowgli è un album che cerca e vuole trasmettere una cultura, e che invoglia l’ascoltatore a capire e a cercare quello che al momento non riesce a comprendere. Come ci sei arrivato?
La risposta sta proprio nella domanda è un periodo molto superficiale, io penso di essere cresciuto con dei valori che mi hanno trasmesso le persone che ho incontrato nella mia vita. Quindi non è stata una scelta di marketing, è una strategia e non credo nemmeno che la nostra cultura sia così ampia rispetto a chi davvero fa andare avanti il nostro paese. Semplicemente è la musica hip hop trap rap è una forma di espressione, e spesso combacia con l’arte e dove c’è arte c’è sempre un concetto profondo.
Ormai lo streetwear è diventato una vera e propria tendenza, ma qualche anno fa non era così e pensiamo che questo movimento sia nato in Italia grazie anche a voi rapper, che avete cominciare ad indossare determinati brand nei vostri video. Cosa pensi del tuo ruolo di style influencer per le nuove generazioni?
Guarda non sento addosso la responsabilità di essere un influencer. Io semplicemente cerco semplicemente di mettermi appunto ciò che mi fa apparire bene e che mi sta bene addosso. Banalmente come quando ti vestiva la mamma da piccolino e gli dicevi questo si e questo no in base a cosa ti stesse bene. Apprezzo tanto che i ragazzi rivedano in noi dei modelli, degli esempi. Però invito sempre ai ragazzi di crearsi una propria personalità
Abbiamo sentito tantissime cose sul tuo album: dal tuo rapporto con Chris Nolan, all’ispirazione che hai trovato oltralpe ascoltando il rap francese ed etichettandolo migliore di quello americano. Ora, a distanza di più di un mese dall’uscita dell’album, come vedi questo percorso e cosa porterà al percorso di Mario?
Non posso dirti esattamente a distanza di un mese come vedo il mio percorso. Nel senso che sono così nel pieno della crescita che è difficile da constatare. Sicuramente porterà ad un ulteriore successo dato che è stato davvero tanto apprezzato.Mettici anche un po’ di superstizione nel non risponderti.