Celebrare il passato guardando al futuro. Il motto di The North Face nell’ultimo periodo sembra essere proprio questo, dal momento in cui il brand sta cercando di riscoprire alcune delle sue creazioni più iconiche per trasportarle in un nuovo scenario capace di rappresentare comunque il concetto di esplorazione. Non più la montagna bensì la città: il luogo cambia ma l’attitudine resta la stessa e, rievocando il proprio archivio, il marchio dona un nuovo fascino alla sua storia.
Dopo il rilancio del celebre Himalayan Parka, il percorso continua con il ritorno di una tra le più celebri linee di sempre, la Trans-Antarctica.
La sua origine risale al 1990, quando The North Face ha equipaggiato la prima traversata non meccanizzata dell’Antartide, intrapresa da un team di esploratori provenienti da tutto il mondo. La spedizione, che coprì 6500 chilometri, non fu solo una straordinaria impresa dal punto di vista fisico, ma servì anche ad attirare l’attenzione internazionale sul tema del cambiamento climatico. Il suo successo ha infatti acceso i riflettori sull’importanza di preservare i ghiacciai e ha segnato un fondamentale momento nella storia del marchio, che da sempre incoraggia la protezione dei luoghi incontaminati.
Per l’inverno 2021 la capsule collection, che in passato è stata protagonista delle collaborazioni con Goldwin e Supreme, torna coniugando alcuni dettagli originali con nuovi materiali riciclati, tessuti DryVent, un’imbottitura in piuma d’oca 700 fill dotata di certificazione RDS e soprattutto una spiccata sensibilità streetwear.
Nella line up troviamo quindi un caldo parka dotato di cappuccio, fascia in vita e orlo regolabili oltre a una pratica tasca interna con cerniera e imbottitura in piumino d’oca 700, ma anche pantaloni in tessuto tecnico a due strati con finiture idrorepellenti e un pile dal collo oversize caratterizzato dagli stessi elementi grafici degli anni Novanta.
Tutti i prodotti sono attualmente disponibili per l’acquisto online e presso alcuni retailer selezionati.