Mentre Kanye West se ne esce con “Ye vs. The People”, Donald Glover, in arte Childish Gambino, torna con un brano che non ha niente a che vedere con le opinioni politiche. “This is America” racconta di fatti, fatti che tutti conoscono ma che tendono ad ignorare.
Lo ha presentato questo sabato al Saturday Night Live, accompagnato dal video musicale diretto da Hiro Murai, lo stesso che ha collaborato assieme a Glover alla produzione della serie televisiva “Atlanta”. Il brano racconta i massacri e le violenze che ancora caratterizzano l’America, non è un caso infatti che nella traccia siano presenti le voci di Quavo, 21 Savage e Young Thug che in passato hanno già trattato temi di disuguaglianza in brani come “Nothin New” e “Culture National Anthem”.
Ignorare, è una parola che si addice molto a questo video musicale, ma è ciò che non dobbiamo fare guardandolo. Esso si svolge su due piani ben distinti e per vederli – e capirli – entrambi, non può essere guardato una sola volta: a primo impatto notiamo soltanto i balli in primo piano, ma sullo sfondo c’è molto di più.
pay attention to the many symbols in #ThisIsAmerica pic.twitter.com/AwnbCcalG2
— 「 ceaux 」 (@xocourtsss) May 7, 2018
Il video inizia con il rapper che esegue un ballo con movenze che ricordano il personaggio di Jim Crow, emblema della discriminazione razziale in America e nel giro di qualche secondo lo vediamo sparare in testa ad un uomo dal volto coperto. “This is America”, l’arma viene poggiata su un panno e portata via da un uomo ben vestito, mentre il corpo è trascinato, scena che si ripete anche successivamente nel massacro di un coro Gospel che ricorda molto quello avvenuto alla chiesa di Charleston nel 2015.
Un riferimento molto particolare si nota nell’apparizione del cavallo bianco cavalcato da una figura nera, che sembra alludere ai cavalieri dell’Apocalisse. Secondo interpretazioni, il cavallo bianco simboleggia la conquista, il sopravvento del militarismo che si fa spazio tra il caos e la noncuranza delle persone intente a far festa.
“This is a celly, that’s a tool”, ovvero “questo è un cellulare, è uno strumento” ha un duplice significato: può essere legato all’omicidio di Stephon Clark, un uomo di colore ucciso dalla polizia che ha sostenuto fosse armato quando in realtà si trattava soltanto del suo iPhone. Ma potrebbe trattarsi anche di una critica all’indifferenza delle persone di fronte ad atti violenti che preferiscono filmare invece di fermare.
Nella scena finale, invece, la fuga di Childish Gambino è associata al film “Get Out“, in cui è affrontata la teoria del “Sunken Place“, concetto che esprime l’incapacità delle persone discriminate a cambiare la loro situazione.
Chissà se l’artista, con il suo video da 10 milioni di views in 24 ore, riuscirà a risvegliare le persone da questo stato di passività davanti ai problemi della grande America o se risulterà di nuovo un vano tentativo.
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