TikTok è diventato la nuova MTV?

Il 1° agosto del 1981 venne lanciato MTV (all’anagrafe Music Television), canale tv che trasmetteva videoclip musicali introdotti da varie personalità chiamate VJ, ovvero video jockey, DJ a cui si aggiunge la componente video. Fin dalla sua nascita, MTV ricoprì il ruolo di astro nascente della televisione portando in dote nuovi interessanti format, come PopClips o Album Tracks, ma soprattutto iniziando a trasmettere nei suoi programmi numerosi artisti che fino ad allora non avevano ancora trovato spazio nelle maggiori radio del Paese. Quella del responsabile dei palinsesti Robert W. Pittman e del suo team fu una strategia che si rivelò vincente fin da subito, considerata l’immediata influenza del canale sulle vendite di dischi e il lancio di artisti che si rivelarono importanti come The Human League e Men at Work. Al contempo, l’approdo di Music Television rappresentò molto di più, perché inaugurò a tutti gli effetti l’inizio di una nuova era musicale in cui i contenuti video iniziavano a competere con quelli diffusi dalle emittenti radiofoniche. 

Non a caso, il primo videoclip trasmesso dal nuovo canale fu quello di Video Killed The Radio Star, singolo del 1979 della band britannica The Buggles. Una scelta provocatoria e un gesto di sfida nei confronti del mondo radiofonico, ma soprattutto un modo per esprimere a gran voce le stesse opinioni contenute nel testo della canzone: l’era dei video sembrava aver rimpiazzato quella delle radio, uccidendo simbolicamente la loro “stella”. Da lì a poco, la programmazione di MTV iniziò ad evolversi aggiornando i propri palinsesti con nuove classifiche, eventi live come gli MTV Music Awards e anche clip legate a film in uscita nelle sale (celebre è il caso della colonna sonora di Flashdance, che deve il suo grande successo anche grazie ai videoclip di Maniac e What a Feeling trasmessi sul canale tematico). Questa nuova fase, infine, contribuì gradualmente a creare intorno al fenomeno una vera e propria nuova generazione di artisti che videro nei videoclip un modo innovativo per comunicare al pubblico la loro arte: su tutti possiamo citare Michael Jackson e Madonna, le cui coreografie hanno accompagnato il pubblico di MTV durante la sua prima età dell’oro. 

TikTok nasce esattamente 35 anni dopo, dando la possibilità agli utenti di creare e condividere brevi clip musicali di durata variabile. Con il suo miliardo di utenti attivi – oltre 19 milioni al mese solo in Italia – la piattaforma cinese registra annualmente numeri altissimi ma soprattutto sembra continuare a crescere anche sotto il profilo dell’influenza sul mercato discografico. Sono infatti diversi gli artisti che fino ad ora hanno giovato del suo potere comunicativo nel mondo della musica internazionale, approdando in classifica e generando milioni di visualizzazioni. Un dato emblematico, per esempio, è quello registrato nel 2020: tre delle quattro canzoni più ascoltate di quell’anno dovettero il loro successo alla popolarità generata da TikTok: The Boxdi Roddy Ricch, Yummy di Justin Bieber e Roses di Saint Jhn. Un’influenza, quella della piattaforma sul panorama pop internazionale, che è sostanzialmente iniziata con il caso Lil Nas X e la sua Old Town Road: inizialmente nata come base musicale per meme, la canzone dell’artista texano classe ’99 insieme a Billy Ray Cyrus rimase poi ben diciannove settimane consecutive in cima alla classifica Hot 100 di Billboard battendo il record di sempre.

TikTok ha trasformato il modo in cui la musica viene scoperta e consumata, come MTV fece a suo tempo, permettendo stavolta a chiunque di diventare un creatore di contenuti e di raggiungere un vasto pubblico. La piattaforma ha contribuito alla viralità di molte canzoni, permettendo agli artisti di ottenere visibilità e successo in modo rapido e spesso inaspettato. Nel 2023, la piattaforma ha continuato a crescere in termini di utenti attivi e influenza sulla musica: secondo i dati di Sensor Tower, l’anno scorso TikTok è stata una delle app più scaricate al mondo, con oltre 2 miliardi di download totali. La piattaforma ha anche continuato a influenzare le classifiche musicali globali, con artisti come Olivia Rodrigo e Doja Cat che hanno visto le loro canzoni diventare virali ancora grazie al social network cinese.

Il caso Olivia Rodrigo, in questo senso, è emblematico: la cantautrice statunitense ha iniziato a farsi notare grazie alle canzoni interpretate per la serie High School Musical: The Musical: The Series, in cui recitava. Tuttavia, è stato a gennaio 2021 che ha fatto il suo debutto come solista con il brano Drivers License, che è diventato virale su TikTok grazie a un video creato dall’utente @spoiledmel. Questo video ha rapidamente accumulato oltre 20 milioni di visualizzazioni, contribuendo a trasformare la canzone in un trend replicabile da molti utenti della piattaforma. La viralità del video ha spinto Drivers License a infrangere record, diventando il brano non natalizio più ascoltato in un solo giorno secondo la classifica globale di Spotify. Attualmente, la canzone ha accumulato oltre 1,8 miliardi di ascolti. Questo modello di successo si è ripetuto con altre canzoni della Rodrigo, come Good 4 U, che ha registrato un numero di ascolti ancora maggiore. 

Le similitudini tra le due realtà sono sicuramente legate ai loro rispettivi format, le loro figure di spicco – nel caso di MTV i VJ, in quello di TikTok i creators – il loro impatto generazionale e la loro accessibilità. MTV ha rivoluzionato l’industria introducendo i videoclip come principale mezzo di promozione degli artisti. I suoi programmi, come Total Request Live e MTV Unplugged, per esempio, hanno creato format innovativi che combinavano musica dal vivo, contenuti esclusivi e interviste. TikTok, a sua volta, ha democratizzato la creazione di contenuti, permettendo a chiunque di caricare e condividere brevi format, sempre più nuovi o inutilizzati, e ad altrettante persone di poterne fruire attraverso il web come fu al tempo l’innovativa televisione. 

Un’altra grande innovazione di MTV fu l’introduzione dei VJ, personalità che avevano il compito di presentare i video e interagivano con gli spettatori. I VJ divennero sempre più figure di spicco della televisione e dello show business, poi spesso icone culturali, influenzando il linguaggio e le tendenze: Carson Daly, Daisy Fuentes – prima latina a diventare VJ per MTV – e Downtown Julie Brown nell’edizione americana, ma anche i vari Alessandro Cattelan, Federico Russo, Giorgia Surina e Carolina Di Domenico in quella italiana. A loro volta, i creators su TikTok svolgono un ruolo molto simile a quello che fu dei VJ, ma con maggiore interattività e connessione personale. Personalità come la ballerina Charli D’Amelio e gli artisti Addison Rae e Spencer X hanno infatti iniziato a guadagnare fama internazionale grazie ai loro contenuti, influenzando tendenze e persino collaborando con artisti fuori dall’orbita della piattaforma cinese. In questo modo, sia VJ che creators hanno influenzato le proprie generazioni, diventando a tutti gli effetti i protagonisti delle piattaforme di riferimento per la scoperta musicale di massa. Come fu per i VJ, anche i già citati tiktoker più di successo hanno spiccato il volo, uscendo dalla piattaforma e consolidando il proprio successo in altri ambiti.

MTV e TikTok, pur appartenendo a epoche diverse, hanno entrambi rivoluzionato il modo in cui la musica viene promossa e consumata, ed ntrambe le piattaforme hanno dimostrato che l’innovazione e l’adattamento alle nuove tecnologie sono fondamentali per il successo nell’industria musicale. Oggi possiamo dire che la piattaforma cinese ha preso definitivamente il posto di quella che MTV fu per le giovani generazioni degli anni ’80 e ’90. 

Tendenze che riflettono come TikTok non solo sia ormai una figura chiave nel panorama musicale, ma l’attore che continua a ridefinire come la musica viene scoperta e condivisa, creando un connubio unico tra intrattenimento, espressione personale e cultura pop.