Come ormai tutti sapranno, sta andando in scena un dissing tra Fedez, Tony Effe e Niky Savage, un dissing partito dal 64 Bars dell’ex membro della Dark Polo Gang che ha scaturito due pezzi appositamente registrati dai due antagonisti.
Nella scena rap italiana si parla spesso di rivalità ma il termine dissing è spesso usato in maniera forse troppo labile. Non che la scena italiana sia fatta interamente di baci, abbracci, tarallucci e vino, ma tra rivalità, odio e dissing c’è differenza. Se parliamo di frecciatine, il rap italiano è pieno di menzioni in pezzi, singoli, album e freestyle, per non parlare delle sempre più comuni allusioni più o meno dirette sui social. Se parliamo però di dissing in cui gli artisti hanno appositamente registrato pezzi solo per schernire o attaccare un avversario, invece, il repertorio è più scarno ma non certamente vuoto.
Tanti sono stati gli attacchi a nomi importanti fin dagli albori della scena italiana, ma poche sono state le risposte. Per questo, quando Fabri Fibra e Tormento si attaccarono nel 2004 in “L’uomo nel mirino” e in “Puzza di fighetta”, il termine dissing prese un significato diverso, più complesso e articolato. Anche Inoki ha attaccato molti artisti ma alcuni di questi non hanno mai risposto, come Guè, e altri invece hanno portato avanti una serie di pezzi per controbattere quali Vacca e Salmo. Proprio questi due nomi non sono estranei ai dissing dal momento che si sono resi protagonisti due dei più importanti e proficui in termini di pezzi degli ultimi anni. Il botta e risposta tra Vacca e Fabri Fibra del 2013 è infatti considerato l’apice dei dissing italiani: partiti da una dichiarazione in un’intervista, arrivarono una serie di pezzi rimasti nella storia come “Nella fossa” e “Il diavolo non esiste” di Vacca, e “Niente di personale”, traccia di 11 minuti di Fabri Fibra. Il già citato Salmo ha ravvivato il termine dissing insieme a Luchè nel 2023, estate in cui si sono passati 7 pezzi di attacco reciproci.
Rivangando nel passato, una menzione d’onore va data alla rivalità tra Mondo Marcio ed Entics, il cui scambio in “Un altro punk in città”, “Perdono (x la promo)” e “Cristiano cosa fai” ci ha testimoniato che i dissing potevano avere stili diversi dalle tradizionali punchline in quattro quarti.
Se negli ultimi anni non si può dimenticarsi della rivalità tra Noyz Narcos e Jamil che nel 2017 si scambiarono 4 pezzi, capitanati da “Lobo” del rapper romano, non va dimenticato che i tempi sono cambiati, e così le modalità dei dissing: la nuova era ha portato a scontri con rime veloci e registrazioni amatoriali su TikTok come quello tra Anna Pepe e Marta Daddato, che rimane un esempio di dissing in cui, invece di registrazioni, video ufficiali e pubblicazioni sui servizi di streaming o su YouTube, l’intera vicenda si è consumata su TikTok, rime incluse.
La diatriba tra Fedez, Tony Effe e Nicky Savage va in una direzione ibrida che tocca i 64 Bars (come per Salmo e Luchè), i video ufficiali e i pezzi caricati direttamente su YouTube e non ci resta che aspettare per vedere quanto in là potrà arrivare.