Mostre a Milano, Parma e Faenza da visitare assolutamente a giugno

Che si tratti di una rigenerante sessione di shopping o del classico ed irrinunciabile aperitivo con gli amici, a tutti piace mettere il naso fuori di casa senza che la meta da raggiungere sia necessariamente il banco di scuola, l’università o il lavoro. Se poi ci si trova tra le vie di una città il divertimento è assicurato, poiché la proliferazione di luoghi e attività per passare il proprio tempo libero permetterà a ognuno di trovare ciò che più si addice ai propri gusti ed interessi. Non mancano, però, musei e gallerie, spazi che da sempre popolano le nostre città rendendole significative anche dal punto di vista culturale. Dunque, se siete alla ricerca di un posto dove il tempo libero incontra la conoscenza e amate l’architettura, il design o l’arte, vi suggeriamo alcune mostre che non potete assolutamente perdervi a Milano, Parma e Faenza durante il mese di giugno.

Gae Aulenti (1927-2012)

Un’ampia retrospettiva dedicata a Gae Aulenti (1927-2012), una delle figure italiane più rappresentative dello scorso secolo: architetto, designer, progettista e pensatore, nonché donna di successo in un contesto maschile. Dal 22 maggio 2024 al 12 gennaio 2025 gli spazi di Triennale di Milano, città con la quale Gaetana ha avuto un rapporto strettissimo, laddove si è misurata agli inizi della carriera negli anni ‘50, ospiteranno la prima grande mostra monografica dedicata a una carriera durata oltre sessant’anni. A cura di Giovanni Agosti con Nina Artioli, direttrice dell’Archivio Gae Aulenti, e Nina Bassoli, curatrice per Architettura, rigenerazione urbana e città di Triennale, il percorso espositivo si costituisce da ambienti in scala 1:1 che sembrano ambire a disorientare il visitatore, grazie ai materiali originali conservati nell’archivio milanese dell’architetto, tra disegni, fotografie e maquette. Oltre all’architettura, disciplina per cui è stata maggiormente nota al mondo intero, la rassegna mette in scena i numerosi ambiti toccati dalla poliedrica progettista: dal disegno a scala urbana all’exhibition design, della progettazione del paesaggio a quella degli interni, dal furniture design alla grafica, fino alla scenografia teatrale.

Bruno Munari. Tutto.

Giugno è l’ultimo mese in cui sarà possibile visionare la mostra monografica su Bruno Munari, una delle più iconiche figure del design e della comunicazione visiva del XX secolo. Il fondatore del Movimento Arte Concreta era un artista totale: grafico, designer e scrittore. Per questo la mostra curata da Marco Meneguzzo e visitabile presso la celebre Villa dei Capolavori, sede della Fondazione Magnani-Rocca a Mamiano di Traversetolo, in provincia di Parma, si intitola Tutto, per presentare settant’anni di idee e di lavori di questo geniale artista che si era inventato un “metodo” nella sua poliedrica ricerca. Il lavoro di Munari negli ultimi anni è stato oggetto di una rinnovata attenzione, finalmente anche in campo internazionale, dopo i riconoscimenti ottenuti in vita, soprattutto in Paesi quali il Giappone, gli Stati Uniti, la Francia, la Svizzera e la Germania, oltre naturalmente all’Italia. Attraverso 250 opere, tra disegni, quadri, lampade, letti, posaceneri, libri per bambini, saggi, sculture da viaggio e lavori di grafica, Tutto dispiega così un ricco universo creativo che va dal design alla grafica, dall’arte alla pedagogia, capace di spaziare nei campi più diversi, contaminandoli e arricchendoli, e sviluppando di volta in volta un modus operandi sempre più strutturato.

GIO PONTI Ceramiche 1922-1967

Al MIC (Museo Internazionale delle Ceramiche) di Faenza una grande mostra sull’architetto, artista e designer Gio Ponti (1891-1979. Una figura emblematica per la definizione dello stile Made in Italy nel mondo, non sono da un punto di vista progettuale, ma anche attraverso la fitta rete di relazioni che lo legava ad artisti, industriali e artigiani dell’epoca, e soprattutto per la creazione delle due riviste – ormai storiche – quali: Domus e Stile. Curata da Stefania Cretella, l’esposizione Gio Ponti. Ceramiche 1922-1967 riunisce oltre 200 pezzi tra ceramiche, vetri, arredi e disegni, realizzati dal designer in ben 45 anni di produzione artistica, a partire dalla celeberrima occupazione di Ponti come direttore artistico della Richard-Ginori, che iniziò subito dopo la laurea, segnando gli anni più prolifici e innovativi della famosa manifattura. Suddiviso in 15 capitoli tematici, il percorso di visita accompagna l’osservatore alla scoperta delle opere più emblematiche di Gio Ponti con l’obiettivo di far luce sul ruolo fondamentale dell’artista nella messa a punto di un design senza tempo, funzionale e innovativo.

No Ball Games

La Finestreria a Milano ospiterà la mostra di Fujifilm e Enrico Rassu, artista e creativo che in occasione del lancio del libro “No Ball Games”, comprensivo di sole Instax, terrà un evento dal 18 al 20 giugno che si svilupperà in diversi momenti. Oltre all’esposizione di alcune delle Instax originali presenti nel libro, durante la mostra verranno proiettati tre short movie realizzati appositamente dai registi Ivano Atzori, Simone Peluso e Olmo Parenti che hanno a loro modo interpretato il tema “No Ball Games”, che esprime la necessità di creare le proprie regole senza seguire quelle imposte dalla società. Oltre a musica e installazioni artistiche, al piano sottostante si terrà una residenza artistica in cui i partecipanti potranno esprimersi sui beat realizzati sul momento da diversi musicisti, seguiti dalla direzione creativa del produttore Lvnar.