Tutti i sample e i riferimenti in Tropico del Capricorno

Nella notte del 10 gennaio è uscito il decimo album da solista di Guè, prodotto da Sixpm e Chef P.

Il titolo, Tropico del Capricorno, prende il nome dal provocatorio libro di Henry Miller, pubblicato per la prima volta nel 1939. Come in ogni suo album, Guè non si è tirato indietro dal fare riferimenti a pezzi più o meno noti del passato, confermando ancora una volta la sua conoscenza spiccata e la sua maestria nel mescolare stili e riferimenti musicali. Tra sample iconici e citazioni a grandi nomi della musica, il progetto è un ulteriore esempio di come il rap possa fondere il passato con il presente.

L’album è una dimostrazione di come il rap possa essere un mosaico di influenze, mescolando riferimenti musicali italiani e internazionali con grande stile. Ogni traccia è un viaggio tra il passato, anche personale, e il presente, confermando Guè come uno degli artisti più completi e raffinati della scena.

Oh Mamma Mia


Questa traccia è un concentrato di omaggi. Il sample principale proviene da “Che soddisfazione”, singolo dell’album Un uomo in blues” di Pino Daniele.

Le orecchie più attente avranno però notato anche che la barra La-di-da-di, we like to party cita il celebre pezzo “La-Di-Da-Di” di Doug E. Fresh & the Get Fresh Crew, che negli anni ha acquisito una reputazione come classico degli albori dell’hip hop ed è uno dei brani più campionati della storia. Già dalla prima traccia è quindi chiaro l’interesse di Guè nel mescolare generi differenti: dal blues caro a Pino Daniele a l’hip hop americano.

Da 0 a 100

In questa traccia, in collaborazione con Shiva, non si può non notare un parallelismo con un vecchio pezzo: il verso Rappo su un filo teso sembra riprendere infatti la celebre frase Chissà perché ho scelto un destino in equilibrio sopra un filo, che abbiamo ascoltato nel suo brano “Ti Ricordi?” di 5 anni fa. Forse un parallelismo tra vulnerabilità e desiderio di resistenza.

Meravigliosa

Un altro tributo alla musica italiana si ritrova in questa traccia, che campiona “Acqua e sapone”, brano tratto dall’album “La faccia delle donne” degli Stadio. Il pezzo originale, noto per la sua delicatezza e melodia, viene trasformato in un brano dal carattere deciso. Guè riesce a reinterpretare il singolo degli Stadio in modo unico, arricchendolo con il suo stile inconfondibile e portandolo su un terreno narrativo diverso, più cupo e carico di tensione. La traccia esplora con profondità le dinamiche di una vita vissuta al limite, in equilibrio tra pericolo e passione. Il protagonista si muove accanto a una donna audace, che non solo accetta questa esistenza rischiosa, ma la affronta con forza e determinazione.

Akrapovič

Il titolo deriva dal nome di un’azienda che produce marmitte da moto. In questa traccia Guè fa un evidente richiamo al rap americano: c’è una piccola ripresa a “Rich Flex”, singolo dell’album “Her Loss” di Drake e 21 Savage: Do your thing, GUE, do your thing e poi do your thing, Artie, do your thing, come Drake incita il collega 21 nel loro singolo. Non si può anche non notare la somiglianza con pezzi più recenti: la base richiama “Lap Dance” di Tony Effe (da ICON), mantenendo un sound urban e moderno. 

Gazelle

Nel brano con Ele A, che è una ventata d’aria fresca, troviamo una citazione esplicita al passato dello stesso Guè: la barra Sognavo indipendenza, ma sto in dipendenza richiama “La testa gira” dei Club Dogo, direttamente dall’album Penna Capitale dei Club Dogo, pubblicato nel 2006. Guè ha quindi voluto fare un omaggio alle sue stesse origini, per ricordare anche ai più miscredenti che sotto alcuni punti di vista è sempre lo stesso. 

Nei tuoi skinny

La base di questa traccia in collaborazione con Frah Quintale, prodotta da Bassi Maestro, si apre con un piccolo pezzo di musica direttamente dagli anni ’50, per poi continuare con un beat che sembra richiamare l’iconica “Sunshine Reggae” dei Laid back. Questa base crea di sicuro un contrasto interessante con il genere indie e hip hop portato dal featuring con Frah. Per gli amanti del rap più recente, c’è anche la menzione alla strofa molto simile in “Party HH” di Lazza e Tedua. 

Le tipe

Anche in questa traccia Guè decide di fare una citazione a una sua vecchia hit, per accontentare i più nostalgici. La mia ragazza è gangsta col caricatore extendo riprende il titolo della sua stessa canzone di Bravo ragazzo, pubblicata ormai 12 anni fa. Per supposizione si potrebbe anche dire che il ritornello ricordi “Girls, Girls, Girls” di Jay-Z, una traccia storica del rapper del 2001. Non mancano ulteriori omaggi: Con la mia main sto ascoltando Purple Rain per citare il singolo del grande re del pop Prince. Infine, il genere didascalico di classificazione di donna ideale è un riferimento a 10 ragazze di Battisti, con il conseguente collegamento all’omonimo singolo di Ernia e Rkomi, e al contempo riprende “Dopo le 4″ di Tedua, Bresh e Tony Effe.