Tutto quello che c’è da sapere sull’ultima sfilata di Rick Owens

Ormai è assodato, quando si parla di Rick Owens ci si può aspettare davvero ogni cosa. Uno dei motivi per cui lo stilista è noto è infatti proprio la sua imprevedibilità nel creare silhouette fuori dagli schemi ed eventi davvero sensazionali. Per questo ogni sua presentazione richiama una forte attenzione e anche quella avvenuta oggi durante la Paris Fashion Week non è stata da meno.

Sono diversi gli elementi che hanno contribuito a rendere la collezione primavera/estate 2023 assolutamente degna di nota. Partiamo dall’ispirazione: questa volta il défilé è stato concepito in seguito a un viaggio dello stilista in Egitto, luogo dove racconta di aver trovato un piacevole conforto. Quindi lo show viene pensato come una sorta di rituale dedicato al dio Horus, tanto da essere denominato “EDFU“.

La location perfetta per rendere l’idea è ancora una volta il Palais de Tokyo, con i modelli che sfoggiano le ultime proposte menswear mettendo alla prova i celebri stivali Kiss sulle gradinate esterne, a tal punto da rischiare più di una volta una clamorosa caduta, e camminando sotto le palle infuocate che vengono rilasciate dal braccio di una gru sulla vasca situata all’entrata.

Gli outfit che vediamo sfilare combinano in modo del tutto sorprendente l’esagerazione delle forme al minimalismo dei dettagli, dove qualsiasi tipo di hardware viene pressoché annullato. Così facendo tutto risulta essere più fluido e labile, permettendo ai tessuti di muoversi liberamente sfiorando appena il corpo.

Lacerazioni, sovrapposizioni e contrasti di volume rendono difficilmente definibili i capi, mentre saltano subito all’occhio le spalline grottesche e l’interesse nel proporre materiali innovativi. Dunque debuttano una gamma di articoli in denim sfrangiato frutto della collaborazione con il marchio francese PARADOXE e l'”Apparition Leather“, una pelle di mucca lavorata con finiture semitrasparenti. Per quanto riguarda invece la color palette, il designer cerca di sdoganare il suo soprannome di Lord of the Darkness, affiancando all’imprescindibile nero e alle care tonalità terrose una gamma di colori improbabili come il giallo, il fucsia e il verde scarabeo.

Una menzione d’onore va poi fatta agli ospiti della sfilata: non solo i soliti cool kids capeggiati da Tyrone Dylan Susman, ma anche un folle Tommy Cash completamente nudo nelle vesti di una dissacrante Madre Natura e Ludovic de Saint Sernin, che ha concluso la presentazione indossando il look finale.