Tyler, The Creator Vs il governo d’Inghilterra

Dopo quattro lunghi anni di esilio imposti dal governo inglese, Tyler, The Creator è finalmente tornato in Inghilterra e l’ha fatto col botto. Clima di pace ritrovato? @feliciathegoat ha risposto: “They can suck my dick”.

Il cantante era stato bandito dal paese nel 2015, dopo che il ministero degli interni britannico, all’epoca guidato da Theresa May, aveva giudicato alcuni suoi testi come omofobi. Il governo aveva pubblicato una lunga dichiarazione a sostegno della propria posizione in cui metteva al patibolo brani come “Bastard” e “Goblin”, insinuando che incitassero all’intolleranza e alla violenza verso l’omosessualità.

Visitare l’Inghilterra è un privilegio e ci aspettiamo che chi venga rispetti e condivida i nostri valori. Il segretario ha il potere di escludere un individuo nel caso consideri la sua presenza non adatta per il bene comune, e questo ne è un caso.

Governo inglese su Tyler, The Creator

Alla dichiarazione dell’organo inglese seguì ovviamente la risposta di Tyler che, tramite il suo agente, respinse tutte le accuse, facendosi anche voce di una campagna contro l’omofobia. Questo non cambiò lo stato delle cose, il rapper fu infatti bandito comunque e tutte le sue date britanniche cancellate.

Ora si è finalmente concluso il lungo esilio e l’artista è tornato in terra inglese con il suo tour per ben tre date.

Lunedì, martedì e mercoledì si è esibito al O2 Academy Brixton di Londra, dando il meglio e senza risparmiarsi nulla. Il rapper, infatti, ha intrattenuto i suoi fan per quasi due ore di live, regalando una performance eccezionale, durante la quale sono pienamente emersi tutti i suoi alter ego, per poi chiudere il concerto con una dichiarazione molto chiara e di forte impatto rivolta al governo inglese:

I don’t care if I have problems with lawyers etc for what I’m about to say, but I’ll never apologize, I never put my verses back and they can suck my dick. I’m really happy I’m back.

Tyler, The Creator contro il Governo inglese