Tutta questa skincare di origine animale è preoccupante

Nell’ultimo anno il grasso di bovino, lo sperma di salmone o le proteine delle aragoste sono sorprendentemente diventati i nuovi grail del beauty, andando contro la tendenza degli ultimi anni che ci stava spostando verso prodotti di origine vegetale. Affianco a video di “carnivori” che mangiano burro e bistecche crude a morsi, TikTok si è infatti riempito di profili che giurano sui poteri benefici dell’introduzione di derivati animali nella propria skincare. Un movimento in cui la parte più moderata usa creme con proteine provenienti dalle aragoste o ancora altra fatte appunto di grasso bovino, mentre i più estremi arrivano a spalmarsi il fegato crudo sul viso oltre che a consumarlo nella propria dieta.

«Questa tendenza è la convergenza tra i prodotti beauty “puliti” e i trend su TikTok, come quello della dieta carnivora, uniti allo scetticismo verso la sicurezza degli ingredienti». 
Geeta Yadav, dermatologa
Su National Geographic

Le creme di “beef tallow” (grasso proveniente dal manzo) avevano fatto parlare soprattutto grazie al guerrilla marketing di alcuni cartelloni a Los Angeles che urlavano slogan come “Il grasso di manzo sulla faccia ti rende più attraente”. Mentre le iniezioni di sperma di salmone erano esplose grazie a Kim Kardashian e Charli XCX e da allora hanno la fama di “botox naturale” per le qualità che moltissimi (soprattutto su TikTok dove il beauty è ovunque e le opinioni sono quindi più che corali) millantano.

Inserito in un grande trend che vede la dieta primitiva (intesa come prodotti crudi e non lavorati di origine animale) come unica salvezza al benessere corporeo, anche il beauty si è allineato. Ovviamente in contrasto con moltissimi dermatologi; per ognuno di loro che ne evidenzia le criticità, altrettanti ne elogiano i poteri quasi magici. 

Un trend molto americano e a tratti quasi politico (molti dei fedeli a questi prodotti sono conservatori e tradizionalisti) tanto da essere entrato nel discorso elettorale: sull’e-commerce di Robert F. Kennedy, a capo del dipartimento della salute americano, esiste un cappellino in stile MAGA che elogia proprio il beef tallow — ingrediente spesso abbinato anche al filone “trad-wife”.

In tutto questo molti di questi trattamenti per quanto naturali vengono considerati rischiosi per la mancanza di studi che li riguardano. Il motto del “se fa bene mangiarlo fa bene anche alla pelle” non sembra quindi filare — anche accanto alle testimonianze che confermano i poteri iper-benefici dei prodotti animali nel beauty. Che sia quindi arrivato il momento dell’anti-veganesimo, almeno nella cosmetica?