Versace chiede: “Chi sono la donna e l’uomo di oggi?”

Nel pieno di una Milano Fashion Week segnata dal coronavirus, Versace, che recentemente ha devoluto 1 milione di Yen in favore della Cina, cerca di riportare l’attenzione sulle passerelle presentando la sua prima sfilata co-ed con non poche sorprese.

Donatella Versace ci ha portato in una location total black dove appaiono visual distorte con un sottofondo musicale delirante per mettere in scena la sua personale definizione di uomo e donna.

Chi sono la donna e l’uomo di oggi? Il motivo per cui ho deciso di presentare insieme sulla passerella le collezioni uomo e donna è per sottolineare quanto la loro forza si equivalga.

Donatella Versace

Per la prima volta la maison opta per una collezione condivisa, che risulta il modo più efficace per paragonare in modo diretto i due sessi.

L’autunno/inverno 2020 che ci propone il brand raffigura infatti l’equivalenza del genere, con una lei che sfoggia in tutta sicurezza la propria sensualità e un lui che tenta di bilanciare intelletto e forza in quella che sembra a tutti gli effetti un’interpretazione inedita di mascolinità.

Non ha niente a che vedere con il genere che li distingue, piuttosto con il fatto che il loro potere proviene da un tipo di fiducia diverso, che deriva da un lato dalla loro sensualità e dall’altro dal proprio cervello.

Donatella Versace

Il tutto si traduce in look a prova di effetto wow che non rinunciano affatto a sprigionare un po’ di quel sano glamour degno degli anni ’90.

Il colore predominante è il nero brillante, alternato a inaspettati accenni di pied-de-poule rossi, mentre le silhouette si orientano per la maggior parte su tagli sartoriali, ma al tempo stesso virano sugli ultimi rimasugli di streetwear. Infine, compare costantemente anche una V barocca e della maglieria destrutturata, completata da occhiali rigorosi.

Niente motivi eccentrici o mise scandalose, questa volta l’essenza del marchio è racchiusa nel significato e non nell’estetica.

Foto
Vogue