La collaborazione tra Off-White e Nike è stata una vera e propria rivelazione per lo sneaker game in generale. I suoi articoli sono stati e continuano ad essere ricercatissimi, tanto da vantare prezzi di resell altissimi e caos ad ogni lancio. Da quando la collezione “The Ten” ha debuttato nel settembre del 2017, l’ascesa è stata continua, fino all’annuncio della sua conclusione con le ultime Air Max 90.
In un’interessante intervista per GQ, Virgil Abloh ha raccontato com’è nata questa partnership di successo, svelando anche qualche curioso aneddoto. Ripercorrendo la sua storia sin dall’infanzia, il creativo ha sempre dimostrato grandi apprezzamenti per il colosso di Beaverton, tanto da spedire alla sede centrale qualche suo bozzetto sperimentale che però fu rifiutato. Quando lavorò a tempo pieno presso l’agenzia creativa DONDA di Kanye West, si occupò anche del design della linea Nike Air Yeezy, sognando di poter attirare l’attenzione dell’azienda, che però troncò ogni legame quando il rapper firmò il contratto con adidas. Da quel momento Virgil rimise nel cassetto il suo sogno e continuò la propria crescita lavorativa con la nascita del marchio Off-White.
Durante una sfilata del suo brand, Abloh portò in passerella una sneaker Umbro, suscitando un dialogo tra Fraser Cooke (senior director dei progetti speciali di Nike) e Arthur Kar (amico d’infanzia di Virgil Abloh). Il rappresentante di Nike si chiese con gran stupore come mai ci fosse una scarpa del genere in quel posto e l’altro rispose con una sarcastica domanda: “Nessuno di voi gli ha ancora proposto di disegnare una sneaker?”. Fu proprio in quell’istante che la considerazione di una collaborative collection prese vita. Il fatto cascò a pennello, visto che proprio in quel periodo il CEO Mark Parker desiderava lanciare una linea che rivisitasse alcune silhouette iconiche di Nike, Jordan e Converse.
Il resto è storia.