1989 Studio presenta il suo nuovo corso sotto la guida del direttore creativo Pietro De Nardi con la collezione autunno/inverno 2025.
Il brand fondato a Los Angeles nel 2021 si rinnova infatti con una proposta basata sull’incontro tra lo streetwear contemporaneo e il glamour degli anni Settanta, protagonisti a loro volta di un dialogo geografico e culturale tra l’Italia e gli Stati Uniti.
La complicità tra guardaroba maschile e femminile si traduce quindi in capi pensati per essere condivisi non in nome di un generico unisex, ma per esaltare attitudini diverse attraverso proporzioni oversize o asciutte a seconda di chi li indossa. Se ciò è possibile è perché ogni pezzo è studiato per raccontare mondi diversi, che si tratti di completi doppiopetto di poliestere o tessuti militari con giacche slim dalla linea allungata e pantaloni a zampa in riferimento a “La febbre del sabato sera” oppure di classici cappotti di lana bouclé e varsity jacket in velluto con preziosi ricami sulla schiena.
Proseguendo, il workwear subisce una metamorfosi e trova una nuova identità ibridandosi nello sportswear: la tuta è replicata con la tela tipica del chore coat da lavoro, il giubbino con zip in pelle scamosciata reinterpreta una hoodie ma con interno in teddy misto cashmere, la tracksuit è ispirata a quelle iconiche di Cassius Clay e i leggings in maglia di lana evocano l’attitudine di Mick Jagger. Il denim ricopre invece pantaloni ampi con tagli o toppe sulle ginocchia, mentre le lavorazioni laser creano effetti pixelati o dripped.
In generale i materiali scelti sono ricchi e diversificati: la pelle è vissuta, martellata effetto elefante oppure lavorata come fosse una costa grossa, poi nylon tecnici, cotoni corposi, velluti e fustagno.