White Mountaineering x UNIQLO: abbiamo intervistato Yosuke Aizawa

Yosuke Aizawa è nato il 25 ottobre del 1977 nella prefettura di Saitama, a un’ora di macchina da Tokyo, ma suo padre è cresciuto nell’isola montuosa di Hokkaido, la punta più settentrionale del Giappone. Per quelli della sua generazione l’influenza americana del dopoguerra è stata un elemento particolarmente segnante e grazie al forte legame con i genitori, Yosuke sin dall’infanzia ha infatti assorbito una forte passione per la natura, le esperienze outdoor e gli sport provenienti dagli Stati Uniti come l’hockey e lo snowboard. Questa sua inclinazione lo accompagnerà per tutta la vita e lo porterà a fondare White Mountaineering.

Quasi a essere uno degli eredi della famigerata Triade Giapponese formata da Issey Miyake, Yohji Yamamoto e Rei Kawakubo, che negli anni Settanta sconvolse le passerelle parigine con la loro visione avant garde in netto contrasto con le atmosfere patinate dell’epoca, Aizawa, insieme al suo brand White Mountaineering, è riuscito ad affermarsi nel mondo per un’inconfondibile attitudine stilistica che mescola contaminazioni sperimentali con funzionalità e performance impeccabili. Non a caso, dopo la formazione in design tessile alla Tama Art University (dove peraltro adesso insegna), la sua prima esperienza lavorativa è stata al fianco di Junya Watanabe negli atelier di COMME des GARÇONS, segnando un inizio di carriera che tuttora continua a risuonare.

Mi sono laureato in arte, non in moda. Dopo la laurea alla facoltà d’arte, sono entrato in COMME des GARÇONS e ho lavorato lì prima ancora di aver mai messo mano su una macchina da cucire, quindi la scossa e l’impulso che ho sentito sono ancora forti dentro di me. Quando penso di esprimermi nel mondo della moda, credo di essere sempre influenzato da quell’esperienza.

Yosuke Aizawa ad Outpump

Dal 2006 il suo talento si è concretizzato per l’appunto nell’etichetta da lui fondata dove, ben prima che lo streetwear diventasse un fenomeno ricorrente tra le fashion week, proponeva con i suoi défilé a Parigi, Firenze, Milano e New York look sportivi carichi di imbottiture, tessuti ultra tecnici, layer inaspettati, termonastrature, bande riflettenti, cinghie di protezione e altre specificità tipiche degli outfit d’alta quota, che però non hanno mai rinunciato a un gusto estetico decisamente high fashion.

In un periodo in cui il gorpcore è diventato una delle tendenze principali tra le sfilate delle più svariate maison, ci è venuto quindi spontaneo chiedere a Yosuke Aizawa come è stato anticipare questo trend in tutta semplicità.

Perseguo i miei ideali di designer da quindici anni e ora sento che c’è un legame tra ciò che ho sempre fatto e i tempi in cui viviamo. Il mio obiettivo è valorizzare allo stesso tempo gli elementi dell’abbigliamento funzionale e della moda.

Yosuke Aizawa ad Outpump

Per tradizione, nella moda infatti non è usuale mettere in primo piano la funzionalità rispetto all’estetica, ma White Mountaineering invece ci ha insegnato che unire entrambe le cose senza creare dissonanze è possibile e, anzi, incarna naturalmente quelle che sono le necessità quotidiane delle persone.

Il design funzionale non è una nuova tendenza, ma è apparsa in modo naturale quando le persone hanno cercato di migliorare la propria vita. In White Mountaineering, abbiamo lavorato con in mente il concetto di abbigliamento outdoor per la città. Non siamo estremamente attenti alla moda e ciò che i clienti cercano nel brand è qualcosa che collega la praticità all’estetica.

Yosuke Aizawa ad Outpump

Presto o tardi sarebbe arrivato il momento in cui un brand come UNIQLO avrebbe notato le illuminanti somiglianze della sua filosofia LifeWear con il pensiero di Yosuke Aizawa, per poi combinarle in una delle sue tante collaborazioni trasversali. La realtà fondata da Tadashi Yanai ha infatti sempre avuto un occhio di riguardo per le partnership con firme high-end capaci di amplificare l’idea di moda intelligente e democratica e secondo queste dinamiche, per la prima volta, nasce l’incontro con White Mountaineering, dal quale le nuove possibilità nel campo dell’outwear vengono esplorate tramite una selezione di prodotti dotati di tecnologie innovative, tessuti premium e design moderni.

Ho sempre avuto un’idea di “famiglia” nella mia mente. Quando sono stato contattato per questo progetto, ho pensato di poter combinare il tema “famiglia” con il concetto di LifeWear pensato per tutti. Una dei miei fondamenti sulla creazione di vestiti parte dal presupposto che le persone si muovano. Anche quando sei seduto su una sedia, che tu stia guidando un’auto o camminando, alcune articolazioni sono sempre piegate. Non sono interessato a vestiti che rendono difficili i movimenti e che ti fanno sentire stressato. Il solo fatto di essere cool non rappresenta la moda per me. Volevo che i capispalla che ho creato con UNIQLO seguissero questo pensiero. L’accento dovrebbe essere posto sui vestiti che non ti accorgi di indossare. Durante la creazione di modelli e disegni ho cercato di ridurre lo stress intorno alle maniche e alle spalle.

Yosuke Aizawa ad Outpump

Considerando il fatto che il luogo in cui indossiamo i vestiti è l’esterno, la proposta dei due marchi si concentra su articoli versatili e adatti a ogni occasione all’aperto, così da offrire comfort, calore, libertà di movimento e stile.

Un altro tema fondamentale che ha ispirato la linea è quello della famiglia, che è stato tradotto in un linguaggio comune di abbigliamento per chiunque, in grado di attraversare generazioni senza perdere di significato. Il creativo ha quindi voluto concentrarsi su una capsule collection adatta a uomini, donne e bambini che applica perlopiù le stesse silhouette e gli stessi colori combinando la maggior parte dei punti di forza di entrambi i brand.

Tra i capi troviamo una nuova generazione di capispalla unisex caratterizzati da una combinazione di piumini e imbottitura in cotone che prende il nome Hybrid Down e un giubbotto con doppia zip sul davanti arricchito da pratiche tasche sul petto, mentre il maglione tutto al femminile vanta forme più morbide riprendendo sul retro il design di una cappa. Altrettanto fondamentale è l’utilizzo del pile, un vero e proprio fondamento nella storia di UNIQLO, presente su giacche progettate dalla stratificazione di due tessuti che prendono in prestito tecniche dallo stile militare per offrire una vestibilità confortevole.

Credo sia stata la rivoluzione nel pile a far scattare il grande successo di UNIQLO in Giappone. Progettando il pile, che è sinonimo di UNIQLO, mi sono concentrato su un design che si adattasse ai tempi e facesse sentire comodi chi lo indossa. Mentre “tutti i giorni” è la parola chiave di UNIQLO, White Mountaineering si preoccupa di essere rivolto alle caratteristiche tecniche più elevate e quindi esigenti. Credo che anche se entrambi usiamo il pile come materiale, il punto di partenza dei nostri progetti siano molto diversi.

Yosuke Aizawa ad Outpump

La release della collezione è prevista per giovedì 28 ottobre online e nello store UNIQLO di Milano.