Y/Project chiude i battenti

A 14 anni dalla sua nascita, Y/Project chiude.

La notizia, che è stata di recente comunicata attraverso un post su Instagram, arriva in seguito a una serie di eventi difficili per il brand, tra cui l’abbandono del direttore creativo Glenn Martens e la morte del co-fondatore.

Nonostante il successo, il marchio era stato infatti posto in amministrazione controllata da un tribunale parigino. Nel tentativo di salvarlo dal fallimento, la società AA Investments con sede a Hong Kong aveva presentato un’offerta di acquisizione di soli €45.000, la quale ovviamente non poteva garantire un futuro stabile. In assenza di altri investitori si è perciò giunti alla decisione di cessare attività.

Fondato nel 2010 da Yohan Serfaty e Gilles Elalouf, Y/Project è stato presto considerato come una delle realtà più interessanti e originali del fashion system ottenendo più volte il plauso della critica. Grazie al suo approccio avant-garde sotto la guida di Glenn Martens è stato insignito dell’ANDAM Grand Prize nel 2017 ed è persino arrivato in finale al prestigioso LVMH Prize 2016. Ha conquistato celebrities di ogni tipo a colpi di trompe-l’œil e denim rielaborato in modo eclettico, da Travis Scott a Kanye West, e ha collaborato con aziende del calibro di FILA, SALOMON, Canada Goose e Jean Paul Gaultier.

Alcune delle creazioni più rappresentative dell’etichetta saranno ora donate a istituzioni culturali di fama mondiale, come il Palais Galliera e il Musée des Arts Décoratifs di Parigi, il Metropolitan Museum of Art di New York, il MoMu di Anversa. 

Tale chiusura rappresenta un altro segnale del rallentamento che sta colpendo l’industria del lusso, nonché una chiara evidenza di come sia difficile per una casa di moda indipendente operare nel settore.