Dopo le sconvolgenti accuse a 6ix9ine, anche per 21 Savage le cose non si stanno mettendo bene, il rapper potrebbe essere espulso dagli Stati Uniti.
Ieri sera, l’agenzia federale ICE (United States Immigration and Customs Enforcement), con il supporto delle forze dell’ordine, ha fermato 21 Savage nella metropolitana di Atlanta e lo ha trattenuto in custodia per il suo presunto soggiorno irregolare negli Stati Uniti.
Il rapper di “Issa Album” è arrivato legalmente in America nel 2005, all’età di 13 anni, ma secondo quanto sostenuto dall’ICE, il suo visto sarebbe scaduto l’anno successivo e da allora nessuno si è più preoccupato di rimettere le carte in regola.
21 Savage, infatti, è nato nella Dominica, Stato insulare delle isole caraibiche facente parte del Commonwealth. L’isola è inoltre stata sotto il dominio britannico fino al 1978 ed è probabilmente per questo che il rapper si trova in possesso della cittadinanza britannica e non di quella americana.
Il suo avvocato, Dina LaPolt, sostiene che tutto questo sia soltanto un equivoco: “Stiamo lavorando diligentemente per far sì che il signor Abraham-Joseph esca dalla detenzione, stiamo collaborando con le forze dell’ordine per chiarire ogni malinteso” ha dichiarato, “Abraham-Joseph è un modello per i giovani del paese, soprattutto ad Atlanta, in Georgia, e sta lavorando attivamente nella comunità per condurre programmi che aiutino i giovani svantaggiati”.
Ancora non sappiamo quale sia la verità, ma sappiamo che trattare con enti come l’ICE non è affatto semplice. Vi terremo aggiornati sui prossimi sviluppi.