È da un comunicato caricato sul sito di adidas che apprendiamo come, dopo le innumerevoli e infelici uscite antisemite di Kanye West, adidas ha deciso di tagliare uno storico rapporto che proseguiva dal 2015. L’interruzione del legame tra le due parti era già nell’aria da qualche settimana, ma lo step decisivo è stato il notevole calo delle azioni (circa del 10.5%) del marchio di tedesco in seguito alle dichiarazioni giudeofobiche di Ye.
adidas non tollera l’antisemitismo e nessun altro tipo di incitamento all’odio. Le ultime affermazioni di Ye sono inaccettabili, pericolose e denigratorie, e violano dunque i valori di diversità di inclusione dell’azienda
adidas, Press Office
La comunicazione pubblica, punto forte del suo business, è stata la stessa arma con cui si è autodistrutto (almeno per il momento). Kanye passa così, nel corso degli ultimi diciotto anni, da “The College Dropout” a “The Corporate Dropout”, perdendo momentaneamente ogni tipo di rapporto con le grandi aziende dopo che già Gap e Balenciaga lo avevano messo da parte a causa dei suoi post su Instagram che, come vi avevamo raccontato in questo articolo, avevano preso di mira Tremaine Emory e Gabriella Karefa-Johnson.
Calcolando che anche gli affari del suo brand hanno perso molta appetibilità, Kanye dovrà sapere come reinventarsi. Si tratta di una personalità che dispone sempre di un asso della manica, ma è pur vero che il rapper di Chicago, in una situazione di questa gravità, prima d’ora non si era mai ritrovato.