Nella serata di ieri, abbiamo appreso la più inaspettata delle notizie, quella della tragica scomparsa di Virgil Abloh. Secondo quanto riportato dalla famiglia attraverso il suo profilo Instagram, lo stilista si è spento all’età di quarantuno anni a causa di un angiosarcoma, una rara forma di tumore al cuore contro cui stava combattendo in totale riservatezza dal 2019, senza però mai interrompere i suoi mille lavori.
Con lui se ne va una delle figure più importanti e rivoluzionarie dell’ultimo decennio nel campo della moda e non solo. Inventore del luxury streetwear, artista contemporaneo, direttore creativo, talento a tutto tondo, pioniere di un nuovo modello di comunicazione, anello di collegamento tra varie discipline. Virgil Abloh era sostanzialmente il designer della nostra epoca. Si potrebbe riassumere così il suo lato professionale, ma Virgil era anche una grande persona, un padre, un marito, un figlio e un amico.
Per questo motivo non sorprende il fatto che oggi scorrendo i feed di ogni social non si trovano altro che post a lui dedicati. Tutto il mondo, non solo il fashion business, sta infatti rendendo omaggio al creativo, dal suo pubblico di appassionati a chi lo conosceva veramente, fino a un enorme numero di brand. Gucci, adidas, Nike, Armani, Stüssy, Awake NY, Supreme, evian e ovviamente Off-White e Louis Vuitton. E ancora, Marcelo Burlon, Kendall Jenner, Gigi Hadid, Jun Takahashi, Pierpaolo Piccioli, Francesco Ragazzi, Drake, Takashi Murakami e Kanye West, che ha immediatamente organizzato un evento speciale del Sunday Service. Tutto ciò dimostra come non ci sia competizione che tenga.
Ognuno racconta il suo aneddoto personale o gli dedica una frase, confermando che stiamo parlando di un uomo e di un creativo fondamentale per i nostri tempi.