Le criptovalute sono il presente e il futuro dello sport

Il mondo del marketing sportivo sta subendo una netta rivoluzione in tempi recenti per via di tanti fattori. Tra questi troviamo sicuramente il COVID-19 e l’alterazione che ha portato nelle cifre utilizzate in ambito sportivo, non a caso vediamo prezzi di cartellino più bassi nel calciomercato e addirittura una diminuzione del Salary Cap in NFL per la prima volta in oltre 20 anni. In questo periodo abbiamo trovato anche l’esplosione delle criptovalute, un mondo che ha alterato pesantemente l’abito della borsa internazionale e conseguentemente tutte le categorie, tra cui lo sport. Trevor Lawrence, prima scelta annunciata del Draft NFL che andrà in scena nella notte di giovedì 29 aprile e futuro quarterback dei Jacksonville Jaguars, ha firmato i suoi primi contratti da professionista e sono tutti legati al mondo delle valute digitali, un trend che potrebbe creare un enorme seguito nello sport, specie in quello americano.

Lawrence ha lasciato il college e diventando professionista può iniziare a firmare contratti di sponsorizzazione. Il primo di questi non è arrivato con uno sponsor tecnico come Nike o adidas (poco dopo è arrivata anche la firma con le Three Stripes) ma con Blockfolio, l’applicazione per la gestione del portafoglio di criptovalute più famosa al mondo. Molto interessante è la scelta di un accordo del genere da entrambe le parti. Un marchio di management di Bitcoin, Ethereum e altre valute avrà come volto non solo uno sportivo, ma un atleta di 21 anni, ovvero un giovane cresciuto nell’era digitale che a breve avrà a disposizione una quantità decisamente importante di denaro. Al tempo stesso gli atleti non sono soliti per essere ricordati come sinonimi di accortezza nella gestione finanziaria, specie in giovane età. Lawrence stesso va, dal suo punto di vista, a scegliere una sponsorizzazione inusuale che certamente potrebbe renderlo un pioniere di questa nuova realtà, oltre a dargli moltissima pubblicità dato che, comunque vada, si tratta di una scelta particolare nel momento in cui tutti i riflettori sono su di lui. Non si sa a quanto ammonti il contratto tra le due parti ma di certo c’è che il signing bonus di Lawrence sarà pagato Bitcoin, Ethereum e Solana, tre valute che sono cresciute dal momento della firma, motivo per cui Lawrence ha già accresciuto la propria fortuna in pochi giorni.

Trevor Lawrence durante la sua esperienza a Clemson University, durante il Sugar Bowl.

Importante è anche il fatto che questa scelta l’abbia fatta proprio Trevor Lawrence. Il quarterback del Tennessee è un predestinato, uno di quei giocatori di cui già si dicevano grandi cose quando era al liceo, come è successo per LeBron James e tanti altri talenti ricchi di hype. In tre anni di football collegiale, Lawrence ha dimostrato di valere ogni singola attenzione per via dei premi individuali e i traguardi di squadra raggiunti a Clemson, inclusi due finali Nazionali, una delle quali vinta. Lawrence è uno dei giocatori su cui c’è più hype da diversi anni a questa parte e l’accordo con Blockfolio è arrivato a poco tempo dal Draft, evento che l’anno scorso, per via della pandemia, è stato uno dei momenti sportivi più visti in America con 55 milioni di spettatori in tre giorni, una media di 8.4 milioni costantemente connessi. Grazie ai numeri dello scorso anno e al suo formato digitale, il Draft 2021 della NFL dovrebbe essere ancora più grande dal punto di vista del pubblico. Il fatto che il giocatore più in vista di tutti abbia fatto questa scelta rende la notizia ancora più rilevante.

Non è nemmeno un caso che questo tipo di accordi e sponsorizzazione stiano fioccando in primis in NFL dato che parliamo di una federazione in cui la gran parte dei contratti non sono totalmente garantiti. Mediamente solo poco più della metà dei contratti NFL è garantito, con forti limitazioni in base alle partite giocate, ai record personali e agli infortuni. Insomma, gran parte degli incentivi costituiscono in realtà la quasi totalità dei contratti, motivo per cui i giocatori cercano sempre di tutelarsi con diverse clausole o, in questi casi, con le criptovalute e la loro rapida crescita, così da trasformare un piccolo contratto breve in una miniera d’oro. Ad esempio Sean Culkin dei Kansas City Chiefs ha convertito la totalità del suo stipendio del 2021 in Bitcoin, come fece per primo il tackle Russell Okung già più di un anno fa.

Russell Okung, il precursore del pagamenti in Bitcoin nello sport.

In altre situazioni abbiamo visto l’introduzione di criptovalute attivamente nello sport made in USA. I Dallas Mavericks di Mark Cuban e i Sacramento Kings permettono già ora ai tifosi di acquistare i biglietti utilizzando Bitcoin. Dallas accetta addirittura Dogecoin, molto cari a Cuban, mentre i Kings hanno da poco dichiarato di voler offrire la possibilità di elargire stipendi per giocatori e staff direttamente in Bitcoin ma la NBA non l’ha ancora consentito. Nel baseball invece sono stati gli Oakland A’s a vendere l’utilizzo di una suite nel loro stadio per tutta la stagione 2021 per il valore di un Bitcoin.

Il calcio europeo non è rimasto a guardare. Oltre a Chiliz e Fan Token dei club, sempre più giocatori si stanno muovendo in quella direzione. Nel giro di pochissimi giorni molti giocatori hanno stretto una partnership con Zilliqa, la piattaforma di blockchain pubblica che si sta focalizzando proprio sul calcio e sulle partnership con altri portali di vendita di NFT. I giocatori in questione? Diogo Jota, Renato Sanches, Keylor Navas, Pepe, Radamel Falcao, Ruben Dias, João Félix, Diego Costa, Raul Jimenez e James Rodriguez, dieci giocatori rappresentati da Jorge Mendes e Polaris Sport, la prima agenzia al mondo. Questo accordo non è un caso ed è solo l’inizio di un movimento che non può fare che crescere.