Nonostante questo Draft NBA 2020 sia stato virtuale, i giovani prospetti non hanno comunque evitato di vestirsi in maniera importante, con relativi shooting. Sneakers limitate, messaggi politici, abiti tradizionali del paese d’origine e molto altro, il Draft è sempre un luogo di espressione che unisce ottime espressioni stilistiche, momenti imbarazzanti e i primi product placement di ragazzi che non sono avvezzi al professionismo. La serata che ha visto Anthony Edwards essere scelto con la prima chiamata assoluta dai Minnesota Timberwolves non ha deluso.
I MIGLIORI
Cassius Stanley è stato il nostro personale MVP, con il suo bellissimo completo grigio abbinato alle Jordan Air Dior Low. Il talento di Duke è stato scelto a fine secondo giro dagli Indiana Pacers, con la scelta numero 54, a dimostrare che non è l’hype a fare lo stile. Peraltro il talento di Stanley è notevole, probabilmente più esprimibile in NBA che al college.
Abbiamo già parlato di Killian Hayes come uno dei giocatori più fashion e di impatto a livello marketing e la nottata del Draft l’ha confermato, tra Jordan 4 x Off-White, completo nero, dolcevita e cintura Louis Vuitton. Similare ma virato sui toni chiari di bianco e crema è il completo di Kahlil Whitney, abbinato a calze di Gucci e McQueen ai piedi. Peccato che ciò non l’abbia aiutato, l’ex Kentucky è infatti finito undrafted.
Molto sottovalutato il fit di Tyrell Terry, nuovo giocatore dei Dallas Mavericks, scelto con la chiamata numero 31. Il talento di Stanford ha uno stile fresco, un mix che proviene dalle origini nell’Upper Midwest in Minnesota e si unisce con il look californiano in cui si è trapiantato di recente. Già dotato del suo merchandising autoprodotto, Terry si è presentato in Clarks Wallabee, maglia di Kith e completo senza rever.
I MESSAGGI NELLA MODA
Ottima anche la categoria sempre presente che unisce il look a un significato più radicato. Tyrese Haliburton è stato scelto dai Sacramento Kings mostrando un colorato abito floreale al cui interno ribadisce l’importante di Black Lives Matter, una tema di cui si è spesso sentito parlare ma che è sempre giusto ripetere.
Precious Achiuwa ha invece abbinato il proprio abito di sartoria a un copricapo tipico della sua Nigeria, un fit più discreto rispetto a quello di Zeke Nnaji, anche lui nigeriano, vestito interamente con abiti tradizionali del suo paese originario.
PLACEMENT
Molti giocatori di prima fascia come James Wiseman e Cole Anthony hanno tutti abbinato i loro completi formali a graphic t-shirt che non sempre si abbinavano in maniera adatta. Questo perché Don C e Foot Locker hanno realizzato prodotti speciali per una campagna chiamata “12 Days of Greatness”, una linea che ha cambiato i piani estetici di alcuni atleti. Cole Anthony, ad esempio, ha cambiato la camicia bianca tenuta per le foto ufficiali con la t-shirt di Don C in vista delle riprese televisive. Iniziativa ottima in teoria ma non concretizzatasi come si desiderava.