L’identità contraddittoria di Schiaparelli nella collezione F/W ’22

Tenera e tagliente, un po’ come Edward Mani di Forbice. La nuova collezione di Schiaparelli, presentata in occasione della Paris Fashion Week, ruota attorno a quella magnifica identità contraddittoria che vive nel cuore della maison. Una sfida continua tra il reale e l’empireo, la morbidezza e la severità che si trovano in un unico indumento. Daniel Roseberry vuole creare vestiti per una donna che può governare il mondo e innamorarsi allo stesso tempo, senza che le due cose si escludano.

L’ispirazione è scattata quando lo scorso autunno, alla vigilia dell’apertura del primo negozio permanente da Bergdorf Goodman a New York, lo stilista ha dipinto a mano libera un telo lungo oltre 12 metri con i codici della Maison Schiaparelli per essere utilizzato come tovaglia per la cena di quella sera. In realtà, in quel preciso istante si è materializzato il punto di partenza creativo della stagione autunno/inverno 2022, ossia indagare l’essenza del brand e raccontarne l’evoluzione

Una delle cose che preferisco del lavorare nella moda è che un singolo momento, un solo incantesimo di creatività, può ispirare per mesi gli sforzi di decine di persone. 

Daniel Roseberry, direttore creativo di Schiaparelli

Si parte dunque dal percorso cominciato con la couture lo scorso gennaio e si porta quella nuova disciplina nel prêt-à-porter. Soltanto che questa volta l’arte viene applicata alla vita reale, ai bisogni e ai desideri del cliente.

La color palette è la stessa: nero, bianco osso e oro Schiaparelli, cromie che lasciano parlare le forme e la sartoria degli abiti. L’obiettivo di questa scelta è raggiungere la perfezione e per farlo è necessario il rigore. Un atteggiamento, questo, che si trova in un mini abito di raso con piercing in oro martellato e allacciatura in pelle nera, in una sottoveste di raso tagliata in sbieco con un busto plissé soleil e in una revisione dei primi maglioni di lana d’agnello jacquard trompe l’oeil di Elsa Schiaparelli. 

I tratti distintivi della casa di moda sono stati reimmaginati e rafforzati, dimostrando che quando si parla di Schiaparelli niente è impossibile.