La nuova disciplina di Roseberry per Schiaparelli e la collezione P/E 2022 Haute Couture

In due anni di pandemia il mondo ha subito cambiamenti drastici e tutti noi abbiamo dovuto imparare a convivere con una nuova realtà, fatta di incertezze ma anche di speranza. Proprio queste due parole, questi due sentimenti, sono quelli che hanno guidato Daniel Roseberry nella creazione della nuova collezione Haute Couture Primavera/Estate 2022 per la maison Schiaparelli. Concepiti lo scorso aprile e presentati con uno show live durante la prima giornata della settimana dell’alta moda parigina, i nuovi capi segnano un enorme punto di svolta nel processo creativo del designer che, per la prima volta, ha abbandonato grandi silhouette ed enormi volumi per concentrarsi su figure più modeste, trattenute e disciplinate.

Cosa significa la moda, cos’ha da dire la moda, in un’epoca in cui tutto è in movimento? E, per quanto riguarda questa maison, cosa significa il surrealismo quando la realtà stessa è stata ridefinita?

Daniel Roseberry

All’origine della nuova collezione risiede il desiderio di voler dare un nuovo valore e un nuovo significato ai codici che hanno caratterizzato lo stile Schiaparelli negli ultimi anni, mantenendo però la stessa drammaticità e lo stesso fascino ultraterreno. Il senso di grandezza che nasceva dai giganteschi drappeggi e dai colori sgargianti, infatti, era diventato per Roseberry troppo frivolo e vuoto, e da qui nasce la necessità di trovare una nuova silhouette più elementare, ma in grado di trasmettere comunque le stesse emozioni. La sensazione di incertezza del designer lo ha quindi portato a smettere di pensare al surreale, al fantastico di Elsa, per concentrarsi invece sull’empireo.

Punto focale della rinnovata visione di Roseberry è quindi il rigore della sartoria, la cui maestria e severità permette di dare vita a una silhouette più affilata fatta di bustiers aerodinamici e colli di colomba sovradimensionati. Allo stesso tempo, le giacche corte color crema e i pantaloncini bordati di seta lasciano spazio anche a creazioni dal classico gusto Schiaparelli: abiti scultura ricoperti di cristalli, vestiti riccamente decorati con accessori antropomorfi o ricamati con la fontana di Apollo di Versailles, ma anche cascate di crine nero che rimbalzano insieme ai movimenti della modella. La collezione racchiude quindi tutte le anime, vecchie e nuove, del designer e dimostra perfettamente come egli sia in grado di tradurre l’eccentricità e l’esagerazione di Elsa Schiaparelli ma anche di modernizzare il suo linguaggio per raggiungere l’essenza dell’Haute Couture, fatta di costruzioni perfette nel loro modo di essere pensate e realizzate.

Quest’ultima stagione firmata Roseberry rappresenta un passo in avanti anche per quanto riguarda la sperimentazione dell’oro Schiaparelli. Nel corso dei mesi, infatti, il team ha lavorato per realizzare una tonalità specifica che fosse né calda né fredda, ma perfettamente dorata, con cui realizzare tutti gli accessori della collezione. Partendo da sculture in argilla e schiuma, gli stampi a forma di lucchetti, colomba, occhi e altri parti del corpo sono stati poi rivestiti in pelle o in tessuto e dorati con foglie d’oro 24 carati, e infine arricchiti con cristalli provenienti dalla fine degli anni ’30. L’oro però non si limita agli accessori, come la borsa con il volto della modella Maggie Maurer diviso in cassetti (ricordate il quadro “Venere con i cassetti” di Dalì?) o le pochette e gli orecchini con la forma di Saturno, ma si libera dalle costrizioni della forma per trasformarsi in architettoniche strutture che potenziano la figura umana. Così, sopra un abito a colonna in jersey compaiono lunghe e tremolanti lastre di metallo che si muovono come una medusa nell’acqua, mentre un disco dorato avvolge le spalle di una modella, portandola in una dimensione quasi aliena.

Io disegno per far sentire qualcosa alla gente.

Daniel Roseberry

Se la creazione della collezione PE 2022 ha portato Roseberry a riscoprire il piacere di fare moda, di far sentire l’inafferrabile e di far rinascere il potere di commuoverci, noi non possiamo fare altro che godere del ritrovamento di un’eleganza e austerità che mancava da tempo. Le linee quasi taglienti, le forme scolpite nel corpo femminile e i dettagli opulenti riportano a uno stile quasi solenne, alla donna anni ’80 che riusciva a rendere aggraziata una silhouette dura e severa.