Il divano di Pharrell da €51.983

È successo di nuovo: su Instagram è apparsa la foto di una celebrity – stavolta Pharrell Williams – comodamente spaparanzata su un divano inusuale e ricercatissimo.

Era infatti già accaduto con Frank Ocean, la prima volta godendosi a pancia in su il comfort del suo azzurro Dune Sofa (1970), progetto di Pierre Paulin oggi prodotto da Paulin Paulin & Paulin, e la seconda quando scelse, per schiacciare un riposino in grande stile, il letto Elledue (1970) che Ettore Sottsass realizzò all’interno della collezione dei rarissimi Mobili Grigi per Poltronova.

Oggi è invece la volta di Pharrell Williams che, per annunciare il lancio di un nuovo prodotto per la cura del corpo firmato Humanrace, ci delizia con uno scatto che lo ritrae spensieratamente disteso su un raro pezzo di design. L’artista statunitense, quasi emulando per inquadratura e posa lo stesso Ocean, ha optato per un divano modulare di un profondo colore rosso disposto al centro della stanza per ricreare un’ampia zona relax.

Si tratta di un progetto appartenente al designer tedesco Luigi Colani, nato nel 1928 a Berlino e scomparso solamente 3 anni fa, che ha espresso la propria irriverenza sopratutto nel settore automobilistico, proponendo avveniristiche soluzioni spiccatamente aerodinamiche. Chiamato Pool Modular Sofa (1970) e prodotto da Rosenthal, il divano scelto da Pharrell rappresenta al meglio la spinta radicale e innovatrice del furniture design anni ’70, grazie alla libera configurabilità dell’arredo e al modo informale e non convenzionale di usufruirne. È sviluppato a partire dalla ripetizione di due moduli, uno basso e quadrato e uno incurvato che funge da schienale, ai quali si aggiungono rotondi poggiatesta e piccoli volumi da usare come braccioli o sostegni per le gambe. Infine, il prodotto viene accompagnato da un coffee table dalle morbide forme smussate e cavo internamente.

Al capolavoro di Colani, che raggiunge cifre stratosferiche di circa €51.983 nel mercato del vintage, si aggiunge nello sfondo una lampada scultorea, questa volta però estremamente contemporanea, poiché realizzata dal poliedrico artista Daniel Arsham.