Luchè rilascia “Potere”, tra l’amore e l’odio verso Napoli

In concomitanza all’uscita di “Scorpion”, Luchè rilascia oggi il suo quarto album da solista “Potere“.

Potere come verbo e come sostantivo, come riflessione su quello che sono, che sono diventato, quello che potrei essere, quello che non sarò mai. Il potere che mi hanno dato le mie scelte e le mie sofferenze, il potere che non ha aiutato me né la mia città, il poter fare un disco con collaboratori che sono amici, se non fratelli”, così l’artista presenta il suo progetto in un’intervista al Mattino.

L’album, anticipato dall’uscita di “Je Ce Credevo“, unico brano interamente in dialetto, racconta la storia della sua città alternando momenti di amore e odio verso di essa. “Vi ho prestato la mia città, e poi me la sono ripresa / perché perdere una cosa, fa più male di non averla mai avuta”, dice nell’intro di “Potere / Il Sorpasso“, e si riferisce a tutti quelli che hanno esultato allo scioglimento dei Co’Sang.

https://www.instagram.com/p/BkPubsrBA99/?taken-by=luche_official

Per tornare in scena il rapper napoletano porta con sé la sorella Paola Imprudente, Guè Pequeno, Enzo Avitabile e CoCo, rapper su cui Luchè è pronto a scommettere. Il suo progetto imminente, per far rinascere la scena, si riflette nella creazione di un’etichetta discografica di cui CoCo sarebbe sicuramente il primo a farne parte.

Ciò che vuole oggi Luchè è riprendersi il possesso della propria città, ammesso e non concesso che già lo abbia. È un album prettamente Old School il suo, la trap non fa parte dei suoi orizzonti, “non voglio assecondare le mode, preferisco dettarle, anticiparle o comunque allontanarmi dal mucchio”, afferma.

Il rapper si tiene lontano anche dalle strategie pubblicitarie, il suo precedente album “Malammore” è solo oggi quasi vicino all’oro, ma lui sembra essere contento così, ciò che predilige è l’essere veri. Fateci sapere cosa ne pensate.