Nella stagione 2019-20 la Roma ha dovuto modificare uno dei suoi kit per le partite di Europa League dal momento che non rispettava le normative UEFA. La stessa situazione si ripeterà nell’annata 2020-21.
La maglia blu, terzo kit della stagione romanista 2019-20, è senza dubbio una delle più belle della stagione in conclusione. Ciò nonostante, la versione originale non poteva essere utilizzata in Europa League. La UEFA infatti impedisce alle squadre di avere più di due loghi sulla propria divisa e quella della Roma ne aveva tre: il logo classico sul petto, ma soprattutto due diversi loghi tono su tono, a costituire la trama della maglia, quello del Lupetto e quello con le tre iniziali ASR.
Per questo motivo, la Roma ha dovuto cambiare l’intera estetica della maglia, con il solo logo del Lupetto a ripetersi su tutta la trama blu. Questo ha portato ovviamente a una produzione ad hoc di Nike esclusivamente per i giocatori della Roma, da utilizzare solo nelle partite continentali. Le partite di campionato infatti sarebbero state giocate con la maglia che includeva anche il logo ASR, come peraltro era la maglia venduta al pubblico.
Quest’anno la situazione si ripete. La maglia casalinga dei giallorossi è un omaggio alla divisa “ghiacciolo” creata da Piero Gratton nel 1979-80, una piccola perla che include concept, storia, innovazione ed esecuzione. Le quattro strisce in rosso, arancione e due tonalità di giallo che caratterizzano la maglia infatti si estendono anche sulla schiena. O almeno, così facevano. Nella partita persa per 2-0 contro il Siviglia che è costata l’eliminazione dall’Europa League infatti, i ragazzi di Fonseca hanno utilizzato una maglia con la schiena interamente rossa (la galleria fotografica qui sopra lo testimonia).
La maglia è stata quindi semplificata, limitando l’apporto di ulteriori elementi cromatici. Anche in questo caso, quindi, la maglia dei giallorossi non rispecchia le regole UEFA, ennesima condizione che porterà Nike a produrre maglie differenti per i soli giocatori, diverse da quelle in vendita. Non una situazione semplice ma potenzialmente uno dei motivi che ha creato frizioni tra lo Swoosh e il club della Capitale, al punto da arrivare alla rottura anticipata col marchio.