Milano Fashion Week: le migliori collezioni menswear da recuperare

Parola d’ordine concretezza. La Milano Fashion Week andata in scena dal 13 al 17 gennaio si è conclusa dopo aver presentato le collezioni menswear dedicate alla stagione autunno/inverno 2023.

C’è un pensiero comune che ha legato la maggior parte delle sfilate, ovvero la volontà da parte degli stilisti di tornare a un’idea di moda meno legata allo storytelling e più interessata alla materia. Sono infatti molti i brand che hanno abbandonato le narrazioni oniriche, primo fra tutti Gucci con l’inizio dell’era post-Alessandro Michele, puntando invece sulla ricerca dei materiali e lo studio delle forme. Quindi per l’uomo la tattilità diventa il nuovo focus su cui concentrarsi e la praticità, anche nelle forme più alte di sartoria, risulta essere un qualcosa a cui non si può più rinunciare. Tra richiami al passato e uno sguardo proiettato al futuro, i designer che hanno mostrato le loro nuove proposte durante la kermesse hanno le idee chiare su come costruire i guardaroba del domani puntando sulla qualità.

Ecco allora alcuni défilé da recuperare.

Fendi

Sulle note di “After Dark”, una colonna sonora appositamente composta dal maestro Giorgio Moroder, Fendi porta in passerella un’ibridazione della mascolinità che sovverte i suoi codici stilistici. La collezione uomo per l’autunno/inverno 2023 si basa soprattutto sulla sperimentazione, intesa come il desiderio di spingere la sartoria verso nuovi confini. In questa nuova idea di moda, Silvia Venturini Fendi fa sfilare i modelli sotto una sorta di flipper con indosso look che abbinano il comfort all’eleganza. Accessori funzionali, maglieria asimmetrica, texture patinate e una color palette di grigi sono i nuovi dettami della maison.

Emporio Armani

Giorgio Armani si ispira alla figura dell’aviatore degli anni Trenta e al suo mondo, fatto di avventure, severità ma anche stile. Il tema del volo, già di per sé importante all’interno dell’identità di Emporio Armani guida infatti la collezione autunno/inverno 2023 unendo una chiave di lettura contemporanea a un irrinunciabile fascino vintage. Così gli scintillii metallici degli aerei e dell’architettura degli hangar vengono tradotti in moda, con silhouette ampie studiate nei minimi dettagli e un interessante accostamento di pellami e maglieria. Ci sono i cappotti oversize, i blazer di velluto senza revers, i cardigan abbinati ai gilet e ovviamente i bomber. Sportività e raffinatezza sono dunque le parole chiave di questa sfilata.

K-Way

Si parte dallo storico Cafè de la Paix di Parigi, dove nel 1965 Léon-Claude Duhamel ebbe l’intuizione di creare la prima giacca antivento in nylon dopo aver visto numerosi passanti che sotto la pioggia si ricoprivano improvvisando un indumento di fortuna in grado di ripararli. Per la sua sfilata all’interno del calendario della Milano Fashion Week, K-Way ha ricostruito la location che ha dato origine alla sua storia, unendo sia metaforicamente che concretamente l’heritage all’innovazione. Protagonisti indiscussi sono i capispalla, i quali sono stati creati con una particolare ricerca tecnica ed estetica grazie all’utilizzo di tessuti tecnologicamente avanzati e layering piuttosto avant-garde. Un altro elemento fondamentale è la sostenibilità, che si manifesta attraverso l’uso di materiali naturali e imbottiture realizzate con piuma riciclata.

DSQUARED2

Apertura mentale, ironia, coraggio e una carica sessuale da mettere in imbarazzo chiunque. La collezione di DSQUARED2 per il prossimo autunno/inverno annulla ogni pregiudizio ripercorrendo quell’estetica spregiudicata che da vent’anni è artefice del successo dei gemelli Dean e Dan Caten. Il guardaroba del brand vuole trasmetterci un’idea di ricercato caos in cui i modelli sembrano indossare la prima cosa che gli capita sottomano. La parola contrasto diventa quindi un eufemismo nel momento in cui a solcare la passerella sono dei look con maglioni preppy e micro shorts, camicie sartoriali e intimo in vista oppure canotte di pizzo sotto giacche da biker. In questa trasposizione genderless di moda sono innumerevoli i riferimenti ai primi anni Duemila, con t-shirt bootleg caratterizzate da slogan irriverenti, jeans elaborati in chiave glamour e tanta sexyness.