Recentemente molti campionati europei stanno portando avanti un rebrand dell’intera lega per avere un’immagine più moderna e un maggiore appeal internazionale. In questi giorni, la Ligue 1 ha annunciato il suo rinnovamento estetico, partito ovviamente dal logo.
Il nuovo logo della Ligue 1 era stato anticipato per sbaglio dall’Amiens. Dopo che la squadra era stata automaticamente promossa in Ligue 1 a causa dello stop del campionato francese per via del coronavirus, l’account Twitter della squadra ha mostrato una grafica con il nuovo logo della massima serie francese, salvo poi cancellare il tweet.
Nel logo vediamo un cambio di font, sempre minimale ma più arrotondato rispetto a quello precedente, mentre la componente grafica è totalmente rivoluzionata. Addio al pallone che ne caratterizzava la linea, è stato mantenuto solo il tipico esagono con cerchio interno che un tempo, ripetuto, decorava il pallone figurato. La figura esagonale forata, visibile anche nel trofeo della competizione, è stata poi rivisitata in chiave minimale e moderna, come se fosse vista dall’alto e spezzata a metà. Il vecchio logo era attivo dal 2008 ma questa non è la prima variazione. Nel 2017 Conforama divenne main sponsor del campionato francese, portando (ovviamente) l’inserimento del proprio nome nel logo e un cambiamento di colore: da argento su sfondo bianco a un inaspettato blu scuro su fondo giallo. Ora la situazione si capovolge, essendo il fondo blu a ospitare elementi gialli.
Persino lo sponsor della competizione è cambiato. Addio a Conforama e benvenuto Uber Eats, che riesce a inserire il suo tipico verde nell’ultima parola del suo nome, forse sporcando un po’ la pulizia del nuovo badge. Uber Eats si è garantita i diritti del campionato francese per 32 milioni di euro in due anni, una crescita notevole rispetto ai 20 milioni complessivi versati precedentemente da Conforama. Un’altra aggiunta particolare sta nel fatto che un driver di Uber Eats in ogni città porterà personalmente il pallone del calcio di inizio di ogni partita in ogni campo, come se si trattasse di una consegna, sperando che almeno lì i poveri driver vengano regolarmente pagati, altrimenti Uber Eats potrebbe rimetterci più di qualche consegna.
Anche la Serie A ha recentemente effettuato cambiamenti sostanziali. Dopo aver cambiato logo a maggio del 2019 ha ricevuto molte critiche per la poca originalità del design, così come per la scelta di uno stile poco adattabile a diverse situazioni e non particolarmente al passo con i tempi. D’accordo o meno con questa presa di posizione, la Serie A ha proseguito con altre variazioni come l’uniformità delle fasce da capitano e due grandi novità per la stagione 2020-21: l’addio agli sfondi colorati per gli sponsor e l’utilizzo di un font unico per tutte le squadre. Da non sottovalutare anche il cambio nei naming rights della Coppa Italia, passati a Coca-Cola.
La lunga pausa dovuta al COVID-19 non ha aiutato, ma nei prossimi mesi vedremo un grandissimo quantitativo di novità, specialmente in Francia. Tra l’altro, La Ligue 1 ripartirà in agosto con la stagione 2020-21 e il pubblico negli stadi: massimo 5000 tifosi per stadio.
L’approdo del Rennes in Champions League aiuterà sicuramente la squadra a compiere un calciomercato più competitivo, così come è successo negli ultimi anni per le rinascite di Olympique Marsiglia e Lione, nonostante i pessimi risultati in campionato di quest’ultima e del Monaco. Gli investimenti dentro e fuori dal campo del PSG hanno indicato la strada da seguire, non è strano quindi vedere che il Monaco stia per firmare Paul Mitchell, il direttore sportivo del RB Lipsia, e che il Bordeaux stia per effettuare un sostanzioso rebrand. Riusciranno questi cambiamenti ad alzare anche la qualità del calcio giocato in oltralpe?