Alcuni giorni fa, Rihanna è stata avvistata per le strade di Los Angeles con un look che ha fatto molto discutere. Al top rosa di Bottega Veneta e al denim di Vetements, la cantante ha abbinato un accessorio molto particolare, forse troppo: una volpe (anche questa rosa) compresa di occhi e orecchie, appartenente all’archivio vintage di John Galliano.
Mentre la maggior parte dei brand fashion opta per una filosfia “fur-free”, come il gruppo Kering che da qualche mese ha abbandonato completamente l’uso di pellicce animali, Rihanna sembra non voler fare a meno della sua passione per questo tipo di capi. La cantante si è infatti spesso fatta paparazzare con indosso prodotti di origine animale, causando più volte l’ira della PETA.
Nel 2017, ad esempio, la cantante si presentò alla sfilata Resort 2018 di Dior con indosso una pelliccia del marchio e l’associazione non la prese bene: decisero di inviarle una pelliccia finta, chiedendole di smetterla di utilizzare prodotti del genere e di donare a loro tutti i suoi cappotti per aiutare i senzatetto. Qualche anno dopo però, nel 2020, Rihanna e PETA fecero pace, con l’organizzazione che decise di attribuire a lei il premio “Compassion in Fashion” per la collezione di Fenty interamente vegana.
Negli ultimi mesi, Rihanna ha saputo ridefinire completamente cosa significa vestirsi durante la gravidanza. E mentre la cantante ha deciso di abolire pantaloni pre-maman e vestiti oversize, è invece tornata a sfoggiare pellicce animali, seppur optando questa volta per capi vintage (come quest’ultima di Galliano e il cappotto patchwork di Roberto Cavalli degli anni ’90).
Sebbene le ultime scelte siano quindi ricadute su capi già esistenti, non sarebbe forse meglio non indossarli più?