Nessuna intervista o comunicati stampa sono stati diffusi in occasione della sfilata che ha presentato la collezione primavera/estate 2020 di Raf Simons, tenutasi ieri durante la Paris Fashion Week.
Colui che viene considerato il maestro di questo gioco, ha infatti deciso di dar voce alle sue creazioni lasciando così la libera interpretazione. Ovviamente le opinioni si sono ben presto sbizzarrite: c’è chi ha visto un affronto a Calvin Klein, con il quale il designer ha rescisso il contratto con mesi di anticipo, chi ha notato una leggera ispirazione fantascientifica e chi ha attribuito una semplice linea influenzata dalle sottoculture giovanili. Probabilmente nessuna di queste ipotesi è sbagliata, ma fatto sta che ci troviamo davanti a una chiara rappresentazione dell’inconfondibile stile che ha caratterizzato la straordinaria carriera dello stilista belga, con maglioni oversize, tagli in bilico tra lo streetwear e il sartoriale, volumi scoordinati, grafiche punk, lunghi cappotti e degli elegantissimi guanti.
Ribelle e sicuro di sé, il creativo ha saputo conquistare tutti per l’ennesima volta, dando un senso compiuto al suo brand.
Please don’t touch my Raf.