Ci siamo, dopo tre anni di attese il nuovo album di ASAP Rocky è finalmente uscito. Il progetto è complesso, studiato, e presenta molte più collaborazioni rispetto a quelle che ci aspettavamo.
La produzione di “Testing” non è stata facile, come si intende dal titolo stesso si tratta di una sperimentazione di suoni nuovi. La scrittura è stata appesantita dalla morte del leader della ASAP Mob, ASAP Yams, a cui si è sommata la responsabilità per il rapper di prendere il suo posto a capo del gruppo.
“Non era lo stesso senza Yams” afferma Rocky rammentando l’amico scomparso tre anni fa a causa di overdose, “Devi andare avanti. Yams è uno spirito. Lui è un’energia”
ASAP Rocky in questi ultimi anni si è dedicato a molti progetti, l’arte e la moda sono parte del suo essere, e alle critiche che gli sono state fatte per aver messo da parte la musica risponde “Dicono che non voglio fare musica. Dicono che voglio solo fare moda. […]. È vero. Ho voglia di farlo. Ma faccio un sacco di cose oltre a questo, e la musica è sicuramente al primo posto quando si tratta di fare questa merda.”
In realtà Rocky non si è mai allontanato dalla musica, si è solo preso del tempo per creare qualcosa di nuovo, qualcosa all’altezza, non solo delle sue aspettative, ma di tutti quelli che conoscono la sua storia. “Un piccolo contrattempo, una piccola imperfezione, potrebbero compromettere un intero ciclo. Preferisco far uscire musica che possa cambiare lo stato d’animo delle persone, suscitare sensazioni, emozioni, piuttosto che farla solo per il gusto della popolarità”.
Parliamo del 2016 quando ASAP Rocky pubblicò su Twitter un breve video contenente il frammento di una traccia (adesso rimosso) con la didascalia “TESTING“, ma allora non potevamo neanche immaginare l’esistenza di tale progetto. A prendere parte dell’opera troviamo artisti che vanno da Frank Ocean, Kid Cudi e Snoop Dogg a Skepta, Kodak Black e Playboi Carti, fino ad arrivare a Smooky MariGelaa, rapper 15enne entrato da poco a far parte del collettivo della ASAP Mob.
L’allusione agli effetti provocati dall’assunzione di LSD sono anche questa volta evidenti, ma con un particolare in più, sono i risultati dello studio di un professore di neuroscienze psichedeliche invitato dallo stesso Rocky a prendere parte ad una sessione di registrazione. Il risultato ottenuto sembra essere ottimo, i brani si susseguono quasi senza interruzione, come se stessimo prendendo parte ad un unico viaggio guidato dalla moltitudine di artisti che ne partecipano.
D’altronde, l’impegno che è stato messo dietro l’uscita di questo progetto lo abbiamo visto tutti, e se il Rat Lab o la creazione di un’applicazione possono sembrare soltanto strategie di marketing, ASAP Rocky ha messo dentro questo lavoro tutto se stesso, non stiamo parlando soltanto di musica, ma di arte in ogni sua possibile espressione.