Per quanto poteva sembrare del tutto improbabile, come avevano predetto alcuni rumors, in occasione della presentazione della nuova collezione “Aria” avvenuta oggi, Gucci ci ha dato un assaggio ufficiale di quella che possiamo definire come un’esperienza di hackeraggio con Balenciaga.
Un’unione all’apparenza del tutto inaspettata e talmente impensabile che nessuno poteva crederci, eppure è successo per davvero. Ripensandoci più attentamente, però, non possiamo fare a meno di considerare alcuni fattori che spiegano meglio il contesto e la motivazione di questa scelta: il primo è che quest’anno la maison fiorentina festeggia il suo centenario, un evento grandioso che ci accompagnerà nei prossimi mesi con ben centocinquanta iniziative correlate; il secondo invece ricade sull’appartenenza condivisa dei due marchi al gruppo Kering, un valore aggiunto probabilmente più legato alla sfera imprenditoriale, ma che di certo non si può trascurare nel settore moda, dal momento in cui l’ultimo anno non è stato dei migliori e dunque la holding punta a risanarsi nel 2021 con nuove strategie; e infine il terzo, quello che con ogni probabilità si dimostra in più significativo, ovvero la voglia da parte dei rispettivi direttori creativi, Alessandro Michele e Demna Gvasalia, di riscrivere i canoni di bellezza e glamour nel nome di due importanti heritage che da sempre ricoprono un ruolo fondamentale nel descrivere l’individualità e la libertà d’espressione.
Da quello che abbiamo potuto vedere nel fashion film, il progetto consisterà in una selezione di capi d’abbigliamento, borse (tra cui la leggendaria Jackie), gioielli e accessori in cui il DNA dei due brand si fonde giocando sulla presenza di un co-branding perfetto, talvolta arricchito dalla presenza dell’iconico monogram su completi sartoriali.