In attesa di scoprire quale sarà la visione di Sabato De Sarno, il cui debutto è previsto per settembre, Gucci ha presentato la sua seconda collezione senza la supervisione di un direttore creativo. Proprio come quelle viste durante la sfilata di gennaio dedicata al menswear, anche le proposte donna dell’autunno/inverno 2023 sono state infatti disegnate dal team interno, che, bisogna dirlo, se l’è cavata egregiamente.
I look, si legge nel comunicato stampa, sono nati dall’immaginazione di diverse menti unite attraverso le epoche. È così il concetto di heritage prende forma e le culture creative che si intrecciano nella storia della maison dialogano tra di loro. Il risultato è senza ombra di dubbio evocativo, ma al tempo stesso riesce a essere contemporaneo. Tutto sommato la si può definire una rappresentazione del cuore pulsante del brand: l’ecosistema di designer e artigiani la cui conoscenza si è tramandata ed evoluta di creativo in creativo per oltre un secolo.
Da qui la scelta di ambientare il défilé al centro del Gucci Hub, con gli ascensori che trasportano i capi attraverso l’edificio per illustrare il processo creativo che dagli archivi si sviluppa negli atelier e arriva alle passerelle manifestando nuove espressioni.
Giocando con la sensazione familiare di tornare a una dimensione già nota ma riscoprendola con volumi diversi, i capi di sartoria si ingrandiscono mentre le camicie e i set di top e gonne appaiono ridotti al minimo. Allo stesso modo la silhouette rievoca il linguaggio erotico e glamour tipico di Tom Ford, utilizzando però una palette di colori vivaci caratteristica degli anni Duemila.
Gli abiti in lana o pelle creano una struttura oversize con spalle voluminose, scollature e pantaloni a vita bassa. L’approccio sensoriale è amplificato dalla maglieria in mohair pettinato e filati ad anello, oltre che da capispalla e baveri realizzati in shearling a pelo lungo o pelliccia sintetica in tonalità accese. Gli occhiali da sole a mascherina colorati alludono invece all’inconfondibile flacone del profumo Rush, mentre i voluminosi copricapi in piuma sottolineano l’esuberanza della creatività che da sempre scorre nelle vene del marchio. Infine, nuove varianti della borsa chain a trapezio arrotondato sono impreziosite dall’horsebit e declinate in versioni imbottite, così come il classico mocassino è rialzato su suole di gomma e gli stivali da neve vengono riproposti con morsetti.